Cosa succederebbe se i quattro milioni e mezzo di immigrati che vivono in Italia decidessero di incrociare le braccia per un giorno? E se a sostenere la loro azione ci fossero anche i milioni di italiani stanchi del razzismo?
SASSARI. Anche quest’anno Sassari, come numerose città in Italia, si mobilita il 1 Marzo per dire no al razzismo, sulla scia del movimento che in Francia, dal 2008, organizza la Journée sans immigrés: 24h sans nous, lo sciopero degli immigrati. Migranti e italiani, assieme, saremo in piazza, a mostrare con la nostra presenza l’urgenza che sentiamo: vogliamo porre limite alle discriminazioni e lavorare per colmare le disuguaglianze. Lo facciamo tutti i giorni, ma dedichiamo una giornata alla nostra città, per renderla plurale e aperta. Per far sentire la nostra voce, tanto più ora che sulle nostre coste arrivano giovani con la loro domanda di futuro. Il vento del cambiamento si può alzare anche dove sembra più difficile.
Lo scorso Primo Marzo oltre 300mila persone si sono mobilitate in tutta Italia per dire no al razzismo, alla legge Bossi-Fini, al pacchetto sicurezza, ai CIE, e per affermare una società più giusta. In molte città lavoratori italiani e migranti hanno scelto di scioperare insieme, uniti dalla consapevolezza che il razzismo istituzionalizzato, le politiche di esclusione, lo sfruttamento del lavoro, le violazioni dei diritti sono tasselli di un’unica strategia repressiva che, a partire dai più vulnerabili e ricattabili, aspira a colpire tutti e a imporre la precarietà come orizzonte di vita. La responsabilità di questa deriva razzista ci coinvolge tutti. Una società che si abitua alle disuguaglianze è destinata a perdere il senso della giustizia.
La manifestazione partirà alle ore 16.30 da Piazza del Comune, proseguirà con un breve corteo per Corso Vittorio Emanuele e si concluderà con un sit-in in Piazza Azuni dalle 18.00 in poi.
Alle ore 17.00 una delegazione del comitato entrerà nella sala consiliare del Comune di Sassari per leggere e consegnare ai membri del Consiglio Comunale, riuniti in seduta, un documento con le rivendicazioni e le proposte che il comitato porta avanti. Corteo e sit-in saranno animati dai percussionisti dell’Associazione “Amico del Senegal Batti Cinque”.
Migranti e stanziali, residenti e di passaggio, chiunque abbia a cuore la tutela dei diritti, condivida il rifiuto del razzismo e voglia manifestare il proprio desiderio di una società più equa, è invitato a partecipare all’iniziativa, per dimostrare quanto sia determinante la presenza dei migranti per lo sviluppo culturale, sociale, economico e politico delle società.
Il razzismo è una brutta storia. Raccontiamone un’altra!
COMITATO PRIMO MARZO SASSARI
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