Venezia: arrivano gli alieni per punire machismo e transfobia

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Di Massimo Mele il 9 Settembre 2011. Nessun commento

Presentato al Lido “L’ultimo terrestre” di Gian Alfonso Pacinotti, film sul ‘giudizio universale’ degli alieni verso l’umanità. In gara per il Leone d’Oro e per il Queer Lion

La storia si svolge durante l’ultima settimana prima dell’arrivo di una civiltà extraterrestre sulla terra. Un arrivo annunciato dai governi. Una notizia in seconda serata, che non ha entusiasmato nessuno. Gli extraterrestri trovano un paese stanco e disilluso, in una crisi economica conclamata e gravissima. Le reazioni delle persone alla venuta degli extraterrestri vanno da quella razzista a strampalate interpretazioni mistico-religiose. Questa è l’ambientazione che ospita la nostra storia. Ma il film non racconta la storia di un popolo; segue invece la vita di Luca Bertacci, un uomo con enormi problemi di relazione, un uomo che, abbandonato dalla madre quando era piccolo, è cresciuto nell’odio per le femmine, l’unico amico vero è un transessuale che conosce sin da bambino, un legame che si è fortificato negli anni, nato perché era l’unico del quartiere e non prendere mai in giro le “stranezze” di quel ragazzo “diverso”. Nella diffidenza e, soprattutto, nell’incapacità di provare sentimenti. Ma l’arrivo degli extraterrestri cambierà tutto. Difficile, al termine della storia, non pensare che questi extraterrestri con il loro arrivo tanto simile a un “giudizio universale“ (per punire egoismo, avidità, machismo, transfobia – l’amico d’infanzia del protagonista infatti sarà vittima di una brutale aggressione mortale) siano alla fine venuti sulla terra solo per lui. Come un regalo.

Fonte gaynews.it

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