BARI (30 dicembre) – Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia, è stato vittima la notte scorsa di un’aggressione compiuta presso la sua abitazione, a Terlizzi, da un gruppo di giovani del Pdl, alcuni dei quali sono stati identificati dalle forze dell’ordine.
I giovani hanno bussato più volte violentemente nella notte contro la porta della sua abitazione. L’episodio è stato reso noto dallo stesso Vendola in apertura della conferenza stampa di fine anno alla quale si è presentato zoppicando perché, a causa dello spavento subito nella notte, è sceso precipitosamente per le scale cadendo e facendosi male.
«Non ho avuto una buona nottata – ha detto Vendola – perchè giovani del Pdl hanno pensato di molestare il presidente della Regione a casa sua immaginando che una abitazione privata possa essere una specie di protesi della lotta politica». «Ho scelto di andare a vivere nel centro storico del mio paese – ha detto Vendola – di fronte al mercato e non in una villa residenziale separato dal popolo». «Spero che i giovani del Pdl – ha detto ancora – abbiano motivo di imparare le regole della lotta politica». «È stata veramente una notte brutta, antipatica», ha concluso Vendola.
«È stata una notte da incubo, ho avuto paura, ho pensato che fosse accaduto qualcosa a mia madre»: così il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, racconta quello che è avvenuto intorno alle 3 della notte scorsa a Terlizzi, dove un gruppetto di giovani – secondo il governatore appartenenti al Pdl – ha battuto i pugni con violenza e a più riprese contro il portone della sua abitazione, nel centro storico del paese. «Dal video citofono – ha raccontato Vendola – ho visto delle ombre, battevano i pugni contro il portone, sputavano, lanciavano volantini con scritte contro di me». «Poi – ha aggiunto Vendola – ho preso il telefonino e ho chiamato le forze dell’ordine; stavo scendendo le scale di casa di corsa, agitato per quello che stava avvenendo, e sono caduto facendomi male ad una gamba». Vendola ha riferito che sono stati identificati dalle forze dell’ordine quattro giovani, «tutti appartenenti al Pdl». Il presidente della Regione Puglia in giornata, non appena i suoi impegni lo consentiranno, si sottoporrà a visita medica.
L’OPPOSIZIONE – «Reitero l’invito a tutti indistintamente – dichiara Rocco Palese, capogruppo del Pdl in Consiglio – ad abbassare i toni. Spero che quanto accaduto non sia oggetto ed argomento di ulteriori polemiche e speculazioni e mi auguro che non vengano costruiti teoremi o film così in voga in questi ultimi tempi».
RADIO PADANIA: PURTROPPO NESSUN DANNO PERMANETE – L’emittente radiofonica della Lega ha commentato a modo suo la notizia. In studio a Radio Padania Libera oggi c’erano i giovani di Busto Arsizio ed altri ospiti. Andrea Tomasini, coordinatore provinciale che era alla conduzione della diretta ha chiesto a Marco Pinti al telefono: «Novità?». E questi: «Buona Padania a tutti». Poi «Ho sentito al telegiornale che Nichi Vedola è caduto dalle scale». E in studio si ride. Conclusione: «Purtroppo non ha avuto danni permanenti». Altre risate.
E sul giornale si scatenano i “fedeli del partito dell’amore”:
Hanno invocato la morte di Saviano, uno “che venderebbe anche la madre” e che deve “affogare nei suoi miliardi”. Si sono scagliati contro i terremotati abruzzesi, colpevoli di aver criticato alcune scelte del Governo e per questo “ingrati”, “gentaglia indegna di esistere”, “parassiti che devono sparire”. Sono rabbrividiti dinnanzi alla scelta argentina di legalizzare i matrimoni gay, “sti froci”, “se ne vadano così potranno avere quello che vogliono: un cazzo in culo”, “che il buon Benito aveva ragione”.
Nichi Vendola stanotte ha subito un raid da parte di alcuni giovani Pdl. Nichi Vendola è frocio, e pure comunista. E i lettori del Giornale non aspettavano altro.
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