Il 20 giugno si celebra la Giornata Mondiale del rifugiato l’appuntamento annuale sancito dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione di oltre 70 milioni di rifugiati, richiedenti asilo e sfollati nel mondo che, costretti a fuggire da guerre e persecuzioni, lasciano i propri affetti, la propria casa e tutto ciò che un tempo era la loro vita per cercare salvezza altrove.
Per celebrare questa giornata, il prossimo 21 giugno, l’associazione Alisso dialoga con Valentina Brinis l’autrice del libro “Come Onde del Mare” pubblicato nell’aprile 2022. L’evento, condotto dalla Prof.ssa Mariantonietta Cocco docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi dell’Università degli Studi di Sassari, è ospitato dalla Biblioteca Comunale di Sassari. L’iniziativa si inserisce all’interno del percorso Diritti al Pride ed è promosso dalla rete Diritti al Cuore.
Nel libro l’autrice, advocacy officer e project manager per l’Ong Open Arms, registra come in un diario di bordo la quotidianità, difficile, imprevedibile e piena di umanità, di una missione in mare, dove gli operatori cercano di aiutare folle di disperati in fuga da guerre, violenza, miseria.
Con una narrazione duplice, professionale ma anche molto intima, Brinis riflette sulla condizione dei migranti e sulla realtà dell’accoglienza nel nostro Paese. In questo diario di bordo Brinis si concentra sul lavoro di chi salva vite via mare e via terra, descrivendo la figura dell’operatore umanitario senza banalizzazioni né estremizzazioni, osservandone con sguardo lucido la complessità, fatta di empatia e sensibilità verso l’altro ma soprattutto di competenze tecniche.
La pagina scritta offre però all’autrice anche l’opportunità di riflettere con sincerità su se stessa, e di confrontarsi con temi quali la perdita, la malattia e la maternità, costruendo un libro che appare come una testimonianza e un manifesto, una storia e un manuale.
Questo appuntamento sarà un’occasione per sottolineare quel bagaglio di esperienze, incontri e storie che l’incontro tra culture diverse può offrire, arricchendo le vite di chi ha la voglia di mettersi in contatto e a confronto con l’altro.
Ma non solo, sarà l’occasione per riflettere sugli avvenimenti recenti che hanno tristemente messo in luce come, anche nel fuggire, esistano aventi diritto di serie A e di serie B. Triste e frustrante, non perchè non sia giusto attivare tutti i servizi resi disponibili per i nuovi rifugiati, ma perchè se si è fatto ora, vuol dire che si poteva fare anche prima, e si potrebbe fare tutt’ora per chi scappa da altri paesi, altri contesti, altri drammi. Eppure migliaia di persone continuano incontrano la morte cercando la salvezza tra la rotta del mediterraneo e la rotta balcanica (giusto per citare le più note) e continuano a trovare un sistema accoglienza in realtá poco accogliente, in alcuni casi addirittura ostruzionista. Se abbiamo dimostrato che altre soluzioni e altre tipologie di accoglienze sono possibili, SE c’è la volontà di attuarli, ci chiediamo perché ancora oggi milioni di rifugiati sono costretti a vivere in condizioni che non rispettano i più basilari Diritti Umani.
Forse purtroppo le risposte ai nostri perchè sono tutte racchiuse in quel SE.