La Chiesa cattolica tedesca, di fronte all’ondata di accuse e indagini di violenze sessuali su bambini da parte dei sacerdoti, ha affermato di essere pronta a indennizzare gli abusati.
“Siamo pronti a partecipare finanziariamente (…) Si tratta di sostenere le vittime per aiutarle a superare il passato“, così si è espresso il presidente della Conferenza episcopale tedesca, l’arcivescovo Robert Zollitsch nel corso dell’Assemblea d’autunno che i vescovi tengono a Fulda, nell’ovest del paese.
ASSEGNI A QUATTRO CIFRE – “Abbiamo messo in piedi un meccanismo (…), ma nessuna cifra è stata ancora decisa“, così come riportato da Le Monde, Zollitsch ha anche affermato che sarà fatta una proposta la prossima settimana, nel corso di una tavola rotonda convocata dal governo. “Non abbiamo stime del numero delle vittime che chiedono un risarcimento. Abbiamo scoperto che per molti di loro, il problema non è una questione di soldi“, ha detto il vescovo. Tuttavia, ha aggiunto, “se il numero di vittime che chiedono soldi in questo momento è molto basso, la situazione potrebbe cambiare ed aumentare la prospettiva di compensazione monetaria“. Lunedì scorso, aveva respinto la somma di 80.000 euro proposti a titolo di indennizzo da un’associazione di vittime. Da parte loro, i gesuiti tedeschi hanno già dichiarato la loro disponibilità per una compensazione forfettaria a ”quattro cifre” per le vittime di abusi nelle istituzioni, senza attendere una decisione della Chiesa cattolica.
IL FALLIMENTO DELLA CHIESA – La Chiesa cattolica tedesca ha affrontato fin dall’inizio un’ondata di accuse e indagini in diversi casi di abusi sessuali su minori da parte di sacerdoti, tra cui quelli avvenuti nelle scuole e nei collegi negli anni 1970 e 1980. Mons. Zollitsch, lunedì ha ammesso che la Chiesa aveva “fallito“ tardando a reagire sui casi di pedofilia di cui era accusata. Il governo ha convocato una tavola rotonda in aprile sulla lotta contro l’abuso sessuale dei minori all’interno della Chiesa e della scuola, dopo la rivelazione di questi scandali, che hanno anche colpito, anche se in misura minore, istituzioni protestanti e laiche.