Grande successo per la manifestazione a sostegno delle Unioni Civili indetta dal coordinamento Diritti al Cuore: migliaia di persone hanno partecipato alla manifestazione in piazza d’Italia.
Sveglie, bandiere e cartelli, a migliaia, hanno invaso piazza d’Italia per la manifestazione a sostegno del ddl Cirinnà sulle Unioni Civili. In tantissimi hanno accolto l’invito del coordinamento Diritti al Cuore e del Sardegna Pride e sono scesi in piazza per dire che “è ora di essere civili”. Associazioni, partiti, sindacati, amministratori pubblici ma, soprattutto, tanta gente comune, sintomo che essere il fanalino di coda dell’Europa nel riconoscimento dei diritti delle persone gay e lesbiche non è più accettabile.
“Nel 2006 ci trovavamo in piazza per sostenere il registro delle Unioni Civili, approvato dalla nostra città nel 2011. Oggi, dieci anni dopo, siamo di nuovo in piazza perchè è ora di dire basta a questa inaccettabile discriminazione. E’ ora di essere civili” Esordisce così Massimo Mele, rappresentante del coordinamento Diritti al Cuore, seguito da Barbara Tetti, presidente del MOS, che legge il comunicato ufficiale e ammonisce “Smettetela di usare i nostri figli per discriminarci e pensate di più ai vostri anzichè perdere tutto quel tempo a fare le veglie e organizzare il family day: siete ridicoli”. Seguono, fra gli altri, Nicola Sanna, Sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau, presidente del Consiglio regionale che, da sindaco di Sassari, approvò il registro delle Unioni Civili, e ancora noiDonne 2005, Emergency, Amnesty International, la CPO del comune e tantissimi altri.
Una giornata memorabile che ha visto una grandissima partecipazione anche nelle altre piazze sarde di Cagliari e Nuoro, così come nelle altre cento piazze italiane ed europee. Ora non resta che approvare la legge sulle Unioni Civili perchè “è già troppo tardi”.
Pubblichiamo un montaggio video della MOS multimedia della manifestazione