Spagna, gay in fila per sposarsi prima che vincano i Popolari

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Di Massimo Mele il 17 Ottobre 2011. Nessun commento

MADRID, 12 OTT – Non siamo proprio al ‘si salvi chi puo”, ma nella comunita’ omosessuale spagnola il timore che una vittoria del partito popolare di Mariano Rajoy alle elezioni del 20 novembre possa rimettere in discussione la legge sui matrimoni gay del 2005, ha fatto scattare la corsa a presentarsi davanti al sindaco.

La stampa spagnola riferisce che certamente al boom di unioni tra gay contribuiscono i sondaggi, che danno Rajoy ultrafavorito con 16 punti di vantaggio sul rivale socialista Alfredo Rubalcaba, l’erede di Zapatero.

La legge del 2005, voluta dal governo socialista di Zapatero, votata da Psoe e sinistre, era stata approvata fra le dure critiche della Chiesa cattolica e con il voto contrario del Partido Popular di Rajoy, che aveva poi presentato un ricorso contro la nuova normativa alla Corte costituzionale. La consulta ancora non si e’ pronunciata.

E cosi, prima del temuto arrivo alla Moncloa di Rajoy, i difensori della legge si sono mobilitati. Il sindaco socialista di Jun, un comune vicino a Granada, ha riferito Publico, si e’ perfino offerto di celebrare matrimoni a catena per le coppie gay che incontri difficolta’ a ottenere in fretta i documenti necessari in altri comuni spagnoli, magari targati Pp.

”Se conoscete una coppia gay che voglia sposarsi prima del 20 novembre e che abbia problemi con il suo comune, ci penso io” ha annunciato su twitter il sindaco Jose’ Antonio Rodriguez.

Naturalmente l’invito non e’ caduto nel vuoto. Le richieste presentate nella cittadina andalusa da coppie gay candidate al matrimonio sono state sette volte superiori all’anno scorso. ”In cinque giorni posso sposare chiunque” promette il sindaco, che afferma inoltre di poter fare tutte le carte con internet.

Interrogato venerdi su che cosa fara’ il Pp sul tema dei matrimoni gay se vincera’ Rajoy non si e’ sbilanciato. ”Aspetteremo la sentenza del tribunale costituzionale, ascolteremo tutti – ha detto diplomatico – e decideremo”. Dal 2006 nel paese sono stati celebrati 23mila matrimoni gay.

Secondo il presidente della influente – sotto lo zapaterismo – Federazione Statale Lesbiche, Gays, Transessuali e Bisessuali (Felgtb) Toni Poveda, le consulenze chieste da coppie che intendono sposarsi sono aumentate del 40% negli ultimi tempi a causa della ”incertezza” creata dalla ”ambiguita”’ del Pp.

”Rajoy, si e’ lamentato Poveda, dice che ascoltera’ tutti, pero’ non ci riceve!”.

Fonte Blitz quotidiano 12 ottobre 2011 | 19:59

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