Un ragazzo 18enne sarebbe stato sepolto fino alla vita e poi lapidato a morte con l’accusa di sodomia nei confronti di un ragazzo di 13 anni. La denuncia su Facebook del gruppo Somali Gay community
Secondo Identity Kenya, Mohamed Ali Baashi, 18 anni, è stato sepolto nella terra fino alla vita e fatto oggetto del lancio di pietre lo scorso venerdì in Barawe, a circa 50 miglia dalla capitale somala Mogadiscio. Il gruppo accusato dell’attacco mortale è Al Shabaab, collegato ad Al Qaeda.
La Somalia è uno dei 37 Paesi africani in cui l’omosessualità è illegale e fatti come quello descritto dal gruppo somalo sono piuttosto frequenti, sopratutti nei piccoli villaggi. Ma, nel tentativo di verificare la denuncia del Somali group, LGBTQ Nation ha scoperto che le foto utilizzate per supportare l’incidente sulla suddetta pagina Facebook erano dei falsi e sono state copiate da altri incidenti simili risalenti al 2008, da storie riportate da Associated Press, Reuters and Al Jazerra.
Le foto false hanno posto seri dubbi sulla veridicità della storia, ma altre agenzie giornalistiche hanno raccolto delle testimonianze che confermerebbero la denuncia del gruppo somalo GLBT.
La Associated Press informa che un residente somalo ha detto che guerriglieri di al-Shabab hanno lapidato a morte un uomo per omosessualità. Il residente, Yusuf Abdi, ha riportato che il gruppo ha seppellito fino al petto un uomo bendato che è stato poi lapidato a morte.
Un ufficiale di al-Shabab, che ha rifiutato di dire il nome, sostiene che un giudice ha condannato l’uomo per aver costretto un tredicenne a fare sesso con lui. Nessun dettaglio è stato però confermato.
Fonti: advocate.com, lgbtqnation.com,
Sulla vicenda abbiamo sentito sia il “gruppo” somalo che ha lanciato la denuncia, che hanno aggiunto altre rilevanti informazioni sulla presunta lapidazione, sia altri attivisti del paese africano, che sono propensi a ritenere che la storia non sia vera. Abbiamo dunque ricostruito tutto in questo articolo che credo possa risultarvi interessante: Somalia, dubbi sul gay lapidato.
Grazie del suggerimento. In effetti anche a noi era sembrata una notizia senza grande fondamento, da qui l’utilizzo del condizionale e i dubbi su foto e fonti. Il vostro lavoro di approfondimento ci da qualche ulteriore elemento di analisi