L’omotransfobia non dà tregua neanche nei giorni di festa. A lasciarci oggi con l’amaro in bocca sono state le dichiarazioni di Sofia Goggia, sciatrice e medaglia d’oro alle ultime Olimpiadi di Pechino. Intervistata dal Corriere della sera, si lascia andare ad alcune dichiarazioni omofobiche.
Alla domanda “Ci sono omosessuali tra gli atleti?”, Goggia risponde: «Tra le donne qualcuna sì. Tra gli uomini direi di no. Devono gettarsi giù dalla Streif di Kitz…» riportando involontariamente alla luce un tema delicato quale l’omosessualità nello sport che, ancora oggi, è un ingombrante tabù. La risposta della Goggia sottolinea infatti lo stereotipo secondo cui solo un vero maschio eterosessuale possiede la giusta virilità per affrontare le sfide che uno sport impone.
La sciatrice rincara la dose poco dopo, rispondendo alla domanda “È giusto che i transgender gareggino con le donne?” con le seguenti parole: «A livello di sport, un uomo che si trasforma in donna ha caratteristiche fisiche, anche a livello ormonale, che consentono di spingere di più. Non credo allora che sia giusto».
Le sue parole non sono una novità, ma fanno eco alle più becere argomentazioni portate avanti da alcune femministe radicali e che nascondono una natura profondamente sessista che sostiene un’inferiorità della donna.
Ancora una volta, abbiamo avuto la dimostrazione di come l’omotransfobia prolifichi nell’ignoranza e che basti davvero poco per evitare scivoloni anche fuori dalle piste sciistiche.