Mosinforma si schiera per il SI al referendum contro il nucleare in Sardegna e in Italia. Nei prossimi giorni pubblicheremo degli articoli di approfondimento sia sul referendum consultivo sardo di metà maggio che su quello abrogativo italiano di metà giugno. E’ necessaria una grande mobilitazione per far capire a tutti e tutte che la contrarietà al nucleare si esprime votando SI, sia in quello sardo che in quello italiano. Non dobbiamo più chiedere se vogliamo o no il nucleare ma se siamo contro il nucleare. E la risposta è solo SI!!
Pubblichiamo di seguito le motivazioni al SI così come elencate nella pagina di facebook del comitato promotore.
IL 15 MAGGIO 2011 – VOTA E FAI VOTARE SI NEL REFERENDUM CONTR’A SU NUCLEARE IN SARDIGNA
ALCUNE RAGIONI DELL’ ESSERE CONTRO
Senza contare i costi di stoccaggio delle scorie radioattive per almeno 300 mila anni, il costo del kwh nucleare può superare i 6 c€ contro i 4.5 dell’eolico, i 5 del solare ed 4.96 del carbone.
L’uranio è monopolio di 4 società Areva, Urenco, Rosatom e Usec che ne determinano il prezzo senza nessun controllo. Il prezzo dell’uranio si è quasi decuplicato dal 2001.
E’ oggi di quasi 50 dollari la libbra, mentre era circa 5 dollari la libbra nel 2001.
Nel mondo ci sono 439 centrali nucleari, queste costituiscono il 5% dell’energia che produciamo. Le lobby vogliono arrivare a coprire il 20% del fabbisogno energetico. Per fare questo significa che dovremmo mettere in cantiere, nel mondo, 3 centrali nucleari, ogni 30 giorni, anno dopo anno, per 60 anni.
E’ vero che l’uranio e presente sia nelle rocce che nell’acqua ma per estrarlo occorre più energia di quanto ne genera nella fissione. L’uranio estratto è già oggi insufficiente e si supplisce smantellando le testate delle armi atomiche dismesse.
Il caso Iran ha reso nudo il re, l’armamento nucleare e anche tradizionale passa per le centrali nucleari, sono la culla delle terribili armi necessarie a dominare il mondo.
Scienziati prezzolati e esperti di regime, non possono nascondere che i bambini che abitano nei pressi delle centrali nucleari sono soggetti a leucemie 10 volte più che i loro coetanei che abitano lontano .
SARDEGNA NUCLEARE ? LA DECISIONE SPETTA AI SARDI
La generazione sarda vivente non può permettere che altri vincolino la salute delle generazioni future.
In Sardegna si sta già producendo più energia di quella che serve e non possono obbligarci a produrne ancora per svenderla ad altri.
La Sardegna è ricca di risorse alternative specialmente nel campo delle energie rinnovabili.
In nessuna isola al mondo, escluso il Giappone, sono installate centrali nucleari. La Sardegna ha una estensione minore di quella evacuata dopo il disastro di Cernobyl.
Trasformerebbe la Sardegna in una grossa caserma a protezione della centrale che vincolerebbe la libera circolazione dei sardi e dei turisti.
Assorbirebbe tutte le risorse idriche della Sardegna, 300 mc/sec, togliendole all’agricoltura, alla pastorizia, all’industria e al turismo. In Francia il 40% di tutta l’acqua consumata è utilizzata per raffreddare i reattori.
POSSIAMO VINCERE, SIAMO UN POPOLO !
LE LORO ARMI
Porteranno la classe operaia sarda ed i pastori all’esasperazione per far sembrare manna dal cielo l’apertura dei cantieri nucleari.
Mobiliteranno, stampa, TV, scienziati prezzolati, sociologi, fisici catastrofisti, per convincerci che il nucleare è l’unica salvezza.
Chiameranno i sardi, che hanno la fortuna di avere un territorio non sismico, al sacrificio nazionale (italiano) e ad accogliere sia la centrale che le scorie radioattive.
Mobiliteranno tutti i talent-scout della politica e li manderanno casa per casa a promettere e minacciare.
Ultima risorsa sarà quella di dividere i sardi facendo credere loro che si tratti di scontro tra centrodestra e centrosinistra.
LA NOSTRA ARMA PIU’ FORTE SIAMO NOI STESSI, SE I SARDI SAPRANNO ESSERE POPOLO DECIDERANNO IL LORO FUTURO
Email comitato.si.nonucle@tiscali.it
Rif. Provvisorio Tel/fax – 0784/415249 – 348/7815084