Sassari: un omosessuale alla guida del PSd’Az. La prima volta in Sardegna

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Di Massimo Mele il 9 Marzo 2011. 3Commenti

L’intervista a Manuel Pirino, neoeletto segretario cittadino del PSd’Az, inaugura lo spazio di approfondimento che Mosinforma dedica alla realtà GLBTQ sarda attraverso interviste ad esponenti politici, religiosi, istituzionali o dal mondo del lavoro sulla percezione dell’omosessualità e sulle prospettive per i diritti di gay e lesbiche e con le storie di tanti gay, lesbiche e transessuali che hanno deciso di vivere apertamente la loro vita anche sulla nostra terra.

Manuel Pirino

SASSARI. Verso la fne di Ottobre, il congresso cittadino del Psd’Az ha eletto, finalmente, il suo nuovo segretario. Un’elezione per acclamazione, come per sancire la fine di un lungo periodo di incertezza che ha visto la sezione di Sassari commissariata e un partito nazionale dilaniato dagli strappi e dall’indecisione politica. Alleato della destra berlusconiana alla Regione e fuoriscito dalla maggioranza di centro sinistra che governava Sassari, il Psd’Az ci tiene ancora a sottolineare una collocazione che va oltre destra e sinistra poiché “ha un unico riferimento: la Sardegna”. Un’appartenenza difficile quella di Manuel perchè, se è vero che l’omofobia attraversa tutti i partiti, in alcuni è sicuramente più accentuata dalle posizioni conservatrici dei singoli esponenti. Ma, rassicura Manuel, il partito ha cominciato a fare pulizia al suo interno e, sostiene, posizioni come quella di Trincas, sulla famiglia, sono ormai superate. Sarà vero ma a Sassari è ancora forte la rabbia per la bocciatura del registro delle unioni civili al comune grazie anche al voto del Psd’Az. Manuel sostiene che “i consiglieri eletti non fanno il partito, il quale ha posizioni ben più aperte e libertarie”, ma è anche vero che sono proprio gli eletti nei vari consigli che traducono in proposte concrete le linee politiche e i programmi del partito.
Quel che è certo è che, in politica, più degli slogan, delle rivendicazioni e delle promesse valgono i fatti. Al di là delle singole posizioni politiche, l’elezione di Manuel Pirino, un omosessuale che non si vergogna e non si nasconde, alla guida del partito, è sicuramente un fatto e, oltre a rappresentare “la prima volta” in Sardegna, è certamente un buon segnale di cambiamento.

Incontro Manuel nel suo studio di via Roma a Sassari, luogo che presto diventerà la sua segreteria politica. “In centro città, per ritornare in mezzo alla gente e ai problemi veri della popolazione”.

La tua elezione è avvenuta per acclamazione dopo un lungo periodo di stasi nel Psd’Az sassarese, una bella soddisfazione

E’ segno di una volontà di rinnovamento all’interno del partito e farò di tutto per essere all’altezza del compito che mi è stato assegnato. Garantisco impegno e passione per migliorare la Sardegna e mi auguro di poter offrire, con tutti i sardisti, un valido contributo per costruire la Sassari del terzo millennio

Il tuo orientamento sessuale è mai stato un problema nel partito?

Assolutamente no. E il Partito Sardo combatte ogni forma di discriminazione.

Credi che la tua elezione possa essere un segnale per un partito che non sempre si è distinto per posizioni di apertura sui diritti di gay e lesbiche?

I segretari non fanno i partiti così come le “inopportune e isolate” dichiarazioni non fanno la linea politica dei sardisti. Il Psd’Az è un partito laico e mette al centro l’uomo come persona e non come oggetto

Da qualche tempo sembrano aumentare progressivamente i casi di omofobia, pensi che sia giusta la battaglia per una legge nazionale e delle mozioni locali di condanna dell’omofobia?

Assolutamente si. Serve rafforzare, in ogni sede, la consapevolezza che essere gay è assolutamente naturale e che la vita è una sola, che va vissuta ogni giorno con emozioni e passioni al di là delle condizioni di ogni donna o uomo. Il coinvolgimento delle Istituzioni è fondamentale. Giudixo la legge nazionale ancora discriminante e gli enti locali hanno il dovere di superare alcune gravi lacune. Da cattolico praticante dico che lo Stato è laico e come tale prima di tutto vengono i diritti dei suoi cittadini, poi tutto il resto. Proprio perchè credo so che la grandezza di Cristo è l’amore che ci ha donato. Il resto è speculazione subdola e retroguardia che non aiuta la popolazione a crescere.
Il Psd’Az farà la sua parte in questa battaglia

Come valuti la battaglia per le Unioni Civili?

Le Unioni Civili vanno ben oltre l’aspetto gay. Ma questo aspetto è strumentalizzato dai soliti pasdaran, che poi sono al “buio” e non vivono, come me, alla luce del sole.
E Unioni Civili sono il doveroso status per due persone che, amandosi, decidono di vivere insieme la loro vita

Credi che sia importante che i comuni si dotino di un registro delle unioni civili in attesa di una legge nazionale?

E’ una proposta anche superata perchè credo fermamente nel riconoscimento delle coppie di fatto, ma se questo servisse per dare una scossa a questa nostra Sassari, ormai appiattita su tutto … ben venga! Sicuramente il Psd’Az voterebbe si

Cosa pensi degli ultimi episodi di razzismo e omofobia accaduti in città?

Sassari ha già perso da tempo il suo ruolo di guida culturale del territorio, sembra senza un indirizzo preciso e la Provincia è inesistente. Credo che senza un’educazione dei cittadini alla convivenza non ci possa essere un vero progresso sociale. Alcuni fenomeni come la prostituzione extracomunitaria o i tanti giovani che vendono per le strade sono problemi sociali da affrontare senza moralismo e con l’indicazione di soluzioni a breve e lungo termine, per non doverli sempre gestire come problemi di ordine pubblico.

Un tuo giudizio sulla giunta regionale

I sardisti in maggioranza sono un valore aggiunto. Credo che si arriverà fino al termine della legislatura, anche se la nostra permanenza è subordinata al riconoscimento delle battaglie per il territorio che il Psd’Az porta avanti. La discussione della mozione sull’indipendenza, in consiglio regionale, è una indubbia vittoria dei sardisti

Un tuo giudizio sulla giunta Ganau

Senza i sardisti è destinata al fallimento ed è adagiata totalmente su Ganau

Un commento sull’elezione a sindaco di Beniamino Scarpa, un ex sardista con il quale hai collaborato a lungo

Ho aderito al Psd’Az proprio con Beniamino Scarpa. Io sono qui e lui ha cambiato un’altra volta partito. Gli auguro buona fortuna e buon lavoro

Come vedi il futuro del Psd’Az? Riuscirà a trovare un approdo? Destra, sinistra o centro?

Il partito Sardo non cerca approdi. Da 89 anni ha il suo: la Sardegna. Non stà a destra, né al centro e neppure a sinistra, ma in alto, nel cuore dei sardi

Intervista a cura di Massimo Mele

3 Responses to Sassari: un omosessuale alla guida del PSd’Az. La prima volta in Sardegna

  1. lucio   27 Marzo 2011 a 11:57

    ahahahahh!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!quanto hai dovutto sborsare al partito per darti la poltrona ??????ho ti ha portato, la tua amica v.marini aahahhahahahh!!!!!!!!!!1

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  2. Cagaranzo   7 Giugno 2011 a 00:22

    Quando ho visto il cartellone e ho letto lo slogan, mi sono detto, forse bisognerebbe invertire l’ordine dei fattori: Legato agli interessi – Slegato dalla gente.
    Non c’è mai fine al peggio.

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  3. Massimo   19 Luglio 2011 a 18:02

    e pagare i buffi potrebbe essere un buon inizio
    saluti

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