Rimandata di una settimana la discussione in consiglio comunale sulla mozione contro l’omofobia
Sassari. Si terrà martedì prossimo la discussione sull’ordine del giorno contro l’omofobia presentato dai consiglieri Ughi e Campus. Alla fine del lungo consiglio di oggi, data l’importanza dell’argomento, si è deciso di rimandare la discussione, prevista al terzo punto dell’ordine del giorno, alla prossima settimana.
L’ordine del giorno, proposto inizialmente come mozione, venne protocollato i primi di Agosto, dopo che sul testo vennero raccolte le firme di numerosi consiglieri di maggioranza ed opposizione. A distanza di alcuni mesi sembrava che la mozione si fosse persa fra le scartoffie del consiglio ma, nell’ultima riunione di capigruppo, venne deciso di inserirla nella discussione di oggi. Il prolungarsi della discussione dei primi due punti ha portato poi al rinvio della discussione sul testo alla prossima settimana.
Un ordine del giorno piuttosto semplice, che condanna l’omofobia quale crimine di odio, che impegna l’Amministrazione a collaborare con le associazioni del territorio per iniziative di contrasto all’omofobia ed al bullismo e che sostiene l’approvazione di una legge nazionale che riconosca l’omofobia come un crimine di odio che tutte le conseguenze penali e culturali che questo comporta. “Abbiamo voluto sottolineare il nostro disappunto per la mancata approvazione della proposta di legge della deputata Concia in materia di omofobia. Infatti abbiamo protocollato la mozione subito dopo la sua bocciatura alla Camera della scorsa estate” ci dice Esmeralda Ughi, la consigliera del PD che, insieme a Simone Campus, sempre PD, ha sottoscritto l’ordine del giorno.
Nel consiglio non sembrano esserci grandi opposizioni al testo. Sarebbe difficile per i consiglieri della destra opporsi ad un testo di condanna di una forma di discriminazione che coinvolge una parte della popolazione, anche in considerazione delle dichiarazioni rilasciate durante la discussione sul registro delle Unioni Civili. Allora in tanti, fra coloro che votarono contro, 11 in tutto, si affannarono ad allontanare da sè l’accusa di omofobia che condannavano senza tentennamenti. Ora avranno la possibilità di dare un significato a quelle parole e di dimostrare che la contrarietà al registro fu dettata solo da motivazioni procedurali e non da un pregiudizio di stampo omofobico. Se le parole spese in consiglio hanno un valore, l’ordine del giorno contro l’omofobia dovrebbe passare all’unanimità.
Per chiunque volesse partecipare, la discussione sull’ordine del giorno in consiglio comunale sarà martedì 18 Ottobre dalle ore 17:30 in poi.