Sassari. Il consiglio comunale di martedì 28 Giugno ha rinviato la discussione sul registro delle Unioni Civili alla prossima seduta del consiglio comunale di martedì 5 Luglio. La notizia era già nell’aria da qualche giorno: prevedendo tempi lunghi per la discussione, con interventi di tutti i gruppi presenti in aula se non della maggior parte dei consiglieri, perlomeno di quelli contrari, la riunione dei capigruppo, su richiesta del PdL, ha rinviato il punto all’ordine del giorno di una settimana. Grande delusione delle e dei militanti del MOS presenti in aula, che speravano nell’approvazione dello storico documento nel giorno simbolo per i diritti civili “la giornata mondiale dell’orgoglio gay” ma anche di quell’occupazione del consiglio comunale, nel 2007, che costò al MOS una condanna formale da parte del Consiglio Comunale e il ritiro del documento oggi in discussione. Non solo, infatti, la solerte pm Pischedda, decise che c’erano i presupposti per riportare il MOS in Tribunale e decise per il rinvio a giudizio di Massimo Mele, in qualità di presidente dell’associazione, per non aver rispettato le prescrizioni della Questura di non trasformare il sit in in una manifestazione itinerante per non ostacolare il traffico dei veicoli. In realtà il sit in si spostò semplicemente al primo piano di Palazzo Ducale dove appunto si svolgeva la manifestazione in pianta stabile. Ma chissà, forse per la pm c’era il rischio che i manifestanti incrociassero un’ambulanza o un taxi sulle scale, o forse Sirio nel corridoio che porta alla sala del consiglio. Comunque sia, proprio due settimane prima si era svolta la prima udienza del processo con la testimonianza dell’imputato e di due testimoni che confermarono che nè sulle scale, nè sul pianerottolo, nè in alcuna altra parte del palazzo del Comune erano presenti veicoli a motore.
Udienza e rinvio a parte, in consiglio l’approvazione delle Unioni Civili è data per scontata, per quanto, ci dicono, la Chiesa abbia fatto molte pressioni sui consiglieri cattolici per indurli a bocciare il documento ma, sembra, nessuno ha per ora cambiato idea. E, a parte il consigliere Rotella, soprannominato “omofobo imbarazzato” per le parole da lui usate nel presentare il documento nella commissione da lui presieduta, nessuno sembra particolarmente agguerrito contro il provvedimento. “Come voterete martedì?” chiediamo al consigliere Carta del PdL, “Non abbiamo ancora deciso” risponde con un mezzo sorriso. Che anche a destra si siano rassegnati e abbiano preso atto che siamo nel 2011 e non negli anni ’50?? Presto per dirlo ma, speriamo, martedì potrebbe dimostrarsi civile anche quella parte del consiglio che per anni ha tuonato contro i diritti di gay e lesbiche. L’appuntamento è fissato: martedì 5 Luglio, dalle 17:00, il consiglio comunale dovrebbe approvare il registro che riconosce pari dignità a tutte le forme di convivenza. Empoli lo approvò nel 1992, Sassari, forse, ci riuscirà nel 2011. Meglio tardi che mai!