Condanna del Movimento Omossessuale Sardo e del Partito democratico cittadino per la brutale aggressione del transessuale colombiano
SASSARI – Il Partito democratico e il Movimento Omossessuale Sardo (MOS) condannano l’aggressione a Sassari ai danni di due transessuali. In una nota il consigliere comunale del PD Simone Campus afferma: ” Il grave atto di omofobia che si è verificato ieri nel centro storico di Sassari ai danni di un cittadino colombiano è indegno di una città democratica ed accogliente. Anche più grave, se si considera la vigliaccheria con cui circa 10 persone si sono accanite con armi e bastoni contro una persona sola, derubandola, ed invadendone il domicilio privato. “
“Ciò non di meno i sassaresi hanno condannato più e più volte – conclude la nota – la discriminazione fondata sull’orientamento sessuale. Per questo va bandito qualsiasi ragionamento atto a giustificare l’omofobia e naturalmente va condannata l’istigazione all’odio e alla violenza. L’Amministrazione comunale di Sassari dovrà per questo intensificare la lotta all’omofobia mediante un’azione pedagogica, di informazione e sensibilizzazione, ad esempio attraverso campagne mirate.”
Anche il MOS, movimento omossessuale sardo condanna fermamente l’episodio di violenza. avvenuta ieri a danno di due transessuali arrivate da poco in città. “Il clima di odio e di violenza che si registra nell’ultimo periodo nella nostra città – spiega in un comunicato Massimo Mele del MOS – ha superato da tempo i livelli di guardia. Il MOS auspica che tutti gli aggressori vengano arrestati e che un gesto così violento e insieme così vigliacco, in dieci contro due, venga punito con una condanna esemplare per dare un segnale reale di lotta all’omofbia e alla transfobia. Ma auspichiamo anche che in città si apra un dibattito sulla violenza e sull’odio che, seppure in misura maggiore contro alcune tipologie di persone come omosessuali, transessuali e immigrati, colpisce tutti e tutte indistintamente.”
“La risposta alla violenza non può essere la semplice repressione che, a nostro avviso, genererebbe solo altra violenza. Bisognerebbe invece cominciare ad abbassare i toni, ad evitare quei discorsi carichi di odio e di disprezzo verso altre persone come troppo spesso sentiamo verso le persone omosessuali e transessuali così come verso le e i migranti. Dobbiamo cominciare a sviluppare politiche di incontro e riconoscimento dei diritti per una nuova cultura del rispetto e della convivenza. A quando – conclude Mele – l’approvazione della mozione contro l’omofobia in consiglio comunale?”
16-10-2010 da Sardegnaoggi.it