Ha destato molto clamore, negli ultimi giorni, una ricerca della State University di New York che ha comparato la vita sessuale di 293 donne e la loro salute mentale. Il risultato ha evidenziato come il sesso orale sia il miglior rimedio per la depressione femminile, poiché lo sperma contiene sostanze in grado di risollevare l’umore e conciliare il sonno. Inoltre contiene ormoni quali il cortisolo, l’estrogeno e l’ossitocina che hanno effetti antidepressivi.
Grandi titoli sui giornali e grande enfasi nel raccontare una notizia che annualmente viene ripubblicata dalla stampa di mezzo mondo, sempre in seguito a qualche nuova ricerca che conduce sempre allo stesso punto: lo sperma fa bene alla salute. Secondo l’ultimissimo di questi studi, le donne che hanno una vita sessuale regolare e non usano protezioni sarebbero più rilassate ed avrebbero ottenuto punteggi più alti nei test cognitivi. Questo perché il seme maschile è ricco di sostanze benefiche come proteine, zuccheri, oligoelementi ed è frequentemente paragonata alla “pappa reale”. Il liquido ha un pH alcalino, colore chiaro, consistenza viscosa. Possiede alte concentrazioni di fruttosio, zinco, magnesio, numerose proteine nobili con funzione enzimatica. Nello specifico, lo sperma contiene ormoni come la tireotropina, un antidepressivo, la melatonina, che induce il sonno e la serotonina, il neurotrasmettitore più noto tra gli antidepressivi. Le virtù naturali attribuite al seme sono molteplici, i principali sono: effetto tonificante, antidepressivo e ansiolitico, proenergetico, stimolante ed equilibrante per il sistema immunitario.
Il test ha mostrato che le donne che hanno rapporti senza preservativo sono meno depresse di quelle che invece hanno rapporti protetti. E quest’ultime presentano sintomi di depressione minori o uguali a quelli delle donne che si astengono dal sesso. Insomma fare sesso fa bene alla salute psichica della donna e rende semplicemente più felici. Si dorme meglio e entrano in circolo sostanze che rallegrano l’umore. E un altro aspetto della ricerca sostiene anche che i livelli di felicità potrebbero essere correlati alla quantità di sperma in circolo nel corpo della donna.
A questi risultati i giapponesi erano arrivati già da tempo ed avevano messo a punto una terapia (delle cosiddette “medicine alternative”) chiamata, appunto, semeterapia. Il più grande studioso è il dott. X. Tao ed è a lui che si attribuiscono gli studi riguardo la maggiore longevità delle donne asiatiche rispetto agli uomini. Longevità che sarebbe legata proprio al consumo abituale che queste donne fanno della preziosa sostanza.
Ecco cosa scrive in proposito il sito Dillinger.it nel 2010:
Effetti sulla gravidanza
Altri studi del Prof. Gustaaf Dekker, Australia dimostrano che l’ingestione di sperma da parte della donna non solo aiuta la donna a concepire, ma rende la gravidanza più sicura ed aumenta le probabilità di successo. Lo studio australiano evidenzia che lo sperma contiene un fattore di crescita che aiuta il sistema immunitario materno ad accettare lo sperma. E’ stato dimostrato che la regolare ingestione di sperma prima della gravidanza ha effetti benefici sul sistema immunitario della donna contenendo il rischio di rigetto. Problemi durante la gravidanza derivano spesso dal conflitto tra il sistema immunitario materno e il feto che viene riconosciuto come un “corpo estraneo”. Molte delle proteine del bambino sono di origine paterna, perciò se la madre è regolarmente esposta ad esse anche prima della gravidanza il suo corpo è più disposto ad accettarle. Il Prof. Gustaaf Dekker dell’Università di Adelaide (Australia) ha affermato: “se c’è una esposizione ripetitiva a quel segnale, allora quando la donna concepisce, è come se le sue cellule pensassero “.Il New Scientist riferisce che il Prof. Dekker ha comparato 41 donne gravide con preclampsia (una malattia caratterizzata da aumento della pressione arteriosa durante la gravidanza) e 44 donne non affette (cioè sane). La scoperta è che l’82% di quelle sane praticava il sesso orale (fellatio) ingerendo il seme del compagno. Anche Sieler e Wilding consigliano la semeterapia nel trattamento naturale dell’infertilità di coppia.
Effetti sulla psiche e sulla coppia
La pratica dell’ingoio ha riflessi anche sulla psiche. L’ingestione del seme da parte della donna costituisce il naturale completamento dell’atto sessuale: l’istinto naturale dell’uomo è quello di donare il seme, e quello della donna di riceverlo. Tale spinta istintuale è fortissima, anche se spesso censurata o repressa da moralismi o fattori culturali. Se il rapporto sessuale non termina con la donazione dello sperma nel corpo della donna, l’uomo risulta insoddisfatto. L’insoddisfazione è spesso inconscia, ma il suo protrarsi nel tempo porta spesso al logoramento del rapporto; è stato dimostrato che molte unioni fallite per calo del desiderio sessuale sono proprio da ricondursi all’insoddisfazione dell’uomo in conseguenza dei rapporti non finalizzati al trasferimento dello sperma nel corpo della partner. Il sesso in oriente è sentito in maniera più essenziale. L’intimità che si crea con il partner rifugge da moralismi e preconcetti che invece affliggono la coppia occidentale. Lo studio del dott. X.Tao evidenzia come la presenza di sostanze che interagiscono con le sinapsi del cervello generano nella donna condizioni di benessere diffuso che nel tempo proteggono da stress, depressioe e ansia.
Come praticare la semeterapia
Praticare la semeterapia all’interno della coppia; lo sperma può essere semplicemente assunto ingoiando l’eiaculato nel corso di una fellatio, oppure se il sapore non è gradito, è possibile raccoglierlo e mescolarlo con del succo di frutta o del latte e berlo immediatamente dopo. I maggiori benefici si ottengono con il liquido fresco (caldo), appena raccolto. E’ possibile conservare in frigorifero, in un recipiente di vetro ben chiuso. Si consiglia il consumo prima delle 12 ore dall’eiaculato. E’ consigliabile l’assunzione dalle 2 alle 4 volte alla settimana.
Avvertenze importanti
E’ necessario fare attenzione dal momento che con il seme potrebbero essere veicolate malattie infettive (come ad esempio l’epatite B e C; la gonorrea ecc.). Pertanto è necessario che il donatore sia sano. Sinceratevi che il vostro partner sia sano; negli altri casi, prima di inziare la terapia è opportuno sottoporsi ad un esame del sangue che comprenda, tra gli altri, anche HBsAg, HBsAb, HCV, HIV, TPHA, VDRL. In presenza di disturbi o lesioni sospette sottoporsi a visita medica.
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