E’ notizia degli ultimi giorni la possibile riapertura del circolo Borderline, lo storico locale LGBT, che ha rappresentato, per quasi un decennio, un importante luogo di incontro, socializzazione e produzione artistica e culturale nella nostra città.
Era il Gennaio del 1996 quando, a Sassari, apre per la prima volta un “pubincontrogaylesbico”, ovvero il circolo Arci Borderline, l’associazione culturale e ricreativa nata da una “costola” del MOS, il Movimento Omosessuale Sardo. Negli anni successivi, il Borderline diventa un riferimento per la comunità LGBT (Lesbiche Gay Bisessuali Transgender) e non solo. Eventi culturali e artistici si susseguono, fino alla creazione di un vero e proprio spazio espositivo che vedrà opere e performance di artisti emergenti e affermati, di collettivi e gruppi teatrali, diventando fucina di idee e luogo di produzione artistica e culturale. L’aspetto politico-culturale si alterna ai momenti di socializzazione e di spettacolo, richiamando un pubblico eterogeneo ma che non fatica per niente ad amalgamarsi.
“Sequestrato” definitivamente nel 2004, dopo più di cinque tentativi falliti, il Borderline ha dovuto attendere la fine di tutti i procedimenti giudiziari avversi, ovvero nel 2011, prima di poter togliere i sigilli e riaprire le porte. L’assemblea valutò allora che non c’erano i presupposti e il locale fu gestito dal MOS e utilizzato per dibattiti, seminari e alcune feste.
Ora sembra però che qualcosa sia cambiato e i grandi lavori di rinnovamento avviati a Settembre, sembrano indicare una riapertura imminente. Dal MOS ancora nessuna conferma anche se, da qualche settimana, viene pubblicizzata la rassegna cinematografica che avrà luogo proprio al Borderline. Così su facebook “A breve “CinematoQueer”, il cineforum a tematica LGBT+ e non solo, che ci accompagnerà fino all’estate 2019. Un appuntamento alla settimana, presso la rinnovata sala cinema del C.C.S. Borderline; otto mesi di proiezioni alla ricerca delle tracce arcobaleno sparse nella storia del cinema mondiale. Cortometraggi, documentari, opere proiettate solo in festival sconosciuti, film cult e tanto altro per ridere, piangere, emozionarsi, indignarsi, conoscere ma anche sognare. “Non sognarlo, vivilo!” cantava Frank-N-Furter nel finale del Rocky Horror Picture Show. E noi lo vivremo insieme a voi.. “