Durante l’interrogatorio i due arrestati si proclamano innocenti: «Non siamo mai stati in quella casa». Sostengono di essere vittima di uno scambio di persona ma restano in carcere. Dopo il MOS e Campus (PD), interviene anche Vladimir Luxuria
SASSARI. Giurano di non essere mai stati in quella casa, affermano di non avere partecipato al raid, sostengono di essere vittime di uno scambio di persona. Negano, ma restano in carcere, i due giovani arrestati giovedì notte dai carabinieri con l’accusa di avere assaltato, armati di spranghe, la casa di due transessuali colombiane. Il giudice del tribunale di Sassari, Maria Teresa Lupinu, ha confermato la custodia cautelare in una cella di san Sebastiano. Durante l’udienza che si è svolta ieri mattina, il giudice ha accolto le richieste del pubblico ministero Gianni Caria e ora per i due giovani, difesi dagli avvocati Marco Palmieri e Luca Sciaccaluga, resta da giocare la carta del tribunale del riesame.
Lo scorso giovedì dieci persone armate di spranghe e mazze di legno hanno fatto irruzione in una casa del centro storico dove abitano due transessuali colombiane arrivate da poco in città. Al momento era presente solo una delle due che, per sfuggire all’assalto, si nascose nel bagno. Sfondata la porta, il commando devasta la casa, ruba un computer portatile e trecento euro e fugge via. La coinquilina ritorna in quel momento e vede il gruppo armato fuggire dall’abitazione situata al piano terra di via Gazometro. Arriva anche la polizia che, su indicazione della coinquilina parte all’inseguimento degli aggressori. Prima della mezzanotte, Fabio Grizzuti, 23 anni, ambulante e Stefano Delogu, 19 anni, erano già in manette, accusati di essere due dei componenti di quel commando armato.
Nel corso dell’interrogatorio di ieri mattina, i due hanno raccontato di avere trascorso parte della serata di giovedì insieme prima di ritrovarsi nella piazzetta dove sono soliti ritrovarsi con gli amici e dove sono stati bloccati dai militari (che hanno sequestrato un tubo di ferro).
Gli indagati sono stati riconosciuti da una delle trans ma, secondo loro, la vittima potrebbe essersi confusa perché li conosce di vista. Il gip ha ascoltato le difese, quindi ha emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere dei due indagati. Il sostituto procuratore Gianni Caria ha contestato a Fabio Grizzuti e a Stefano Delogu il concorso in rapina e danneggiamento aggravato, considerata l’impossibilità per la vittima di difendersi. Intanto, la squadra mobile è al lavoro per identificare gli altri componenti della banda.
Dopo la condanna del MOS, Movimento Omosessuale Sardo e di Simone Campus, consigliere comunale del PD, arriva il commento di Vladimir Luxuria, ex parlamentare
SASSARI. «Dieci persone armate contro una trans indifesa a casa sua. Chi ha il coraggio di definire tali vigliacchi come veri uomini?». L’ex parlamentare Vladimir Luxuria (nella foto) ha commentato così l’aggressione compiuta ai danni di due transessuali colombiani. «Non dobbiamo mai assuefarci alla violenza, soprattutto verso i più deboli, che sia una vecchietta o una trans derubata. L’episodio ha visto la pronta ed efficace azione delle forze dell’ordine, e sono certa che vedrà la pronta ed efficace reazione di una cittadinanza che non vuole li si identifichi con questa gang che vorrebbe intimare al coprifuoco nel centro storico». «Sassari dovrà dimostrare che non servono false promesse raccatta-voto sulla sicurezza – conclude Luxuria – ma una campagna culturale sul mutuo rispetto».
ma possibile che risulti a TUTTI così difficile definire LE trans al FEMMINILE ?