SASSARI. «Donne e politica, una questione di democrazia cambiare la legge elettorale della Sardegna». È il tema di un seminario organizzato dal Csu (Centro studi urbani dell’Università) e dalla scuola di dottorato in Scienze sociali – indirizzo Scienze della governance e dei sistemi complessi – lunedì 29 alle ore 16 nell’aula magna dell’Università centrale. Le riflessioni prenderanno spunto dalla legge elettorale della Campania che introduce la «preferenza di genere». L’incontro avvierà una riflessione critica sull’effettiva rappresentanza delle donne nelle assemblee elettive che resta significativamente inferiore a quella maschile. «Il Csu e il dottorato in Scienze della Governance considerano questo tema una questione sostanziale di democrazia – spiegano gli organizzatori – giacché a tutt’oggi viene negato nei fatti l’equilibrio della rappresentanza politica dei due sessi, peraltro sancito dalla Costituzione, ma mai applicato nella prassi politica. L’iniziativa sarà l’occasione per avanzare proposte di modifica della legge elettorale della Sardegna e per ipotizzare l’introduzione di strumenti normativi efficaci per garantire che l’universo femminile abbia un reale accesso alla politica».
Di tutto ciò parleranno Attilio Mastino, rettore dell’Università; Antonio Fadda, direttore del dipartimento di Economia, istituzioni e società; Simonetta Sotgiu, magistrato di Cassazione; Carla Sepe, già funzionaria della Presidenza della Repubblica; Maria Grazia Giannichedda, docente di sociologia dei fenomeni politici. Interverranno, inoltre, esponenti del mondo politico e giuridico. Coordinerà i lavori Antonietta Mazzette, coordinatrice del Csu e dell’indirizzo di dottorato.
Da La Nuova Sardegna