Disabile e gay, fu inseguito e picchiato da tre persone per la sua omosessualità. Secondo il pm Facchin si è trattato di “un’azione gratuita mossa da puro odio”. I tre aggressori sono stati condannati a un anno e due mesi senza benefici.
PORDENONE. Provvisoriamente esecutivi i risarcimenti, quantificati in 15mila euro per la parte civile che rappresentava i tutori della vittima; in 1 euro per l’Arcigay, che aveva chiesto una cifra simbolica; 5mila euro al Comune di Pordenone e mille euro al Codacons. Per il pm Federico Facchin è stata «un’azione gratuita mossa da puro odio». Il pestaggio del gay disabile ha dato a Pordenone «una connotazione che non rappresenta l’immagine della città». Per Esmeralda Di Risio, il legale della “vera” parte civile, cioè della vittima, l’intervento del Comune è stata l’occasione per ricordare al giudice che l’ente pubblico «non ha fatto nulla per questa famiglia così pesantemente colpita» e che «meglio avrebbe fatto a chiedere il risarcimento per poi devolverlo al disabile». Il Comune ieri ha ottenuto 5mila dei 10mila euro chiesti. I genitori della vittima confermano di non aver ottenuto sostegni. «Ci eravamo rivolti tre anni fa per avere un accompagnatore – ricordano – Dissero che non avevano soldi e che se lo volevamo dovevamo pagare 50 euro». Il disabile picchiato in piazza XX Settembre perchè gay ha una pensione di 700 euro; ha difficoltà di deambulazione, un braccio atrofizzato ed è cieco.
Da il Gazzettino