Parigi: manifestazione cattolica contro i matrimoni gay degenera in violenza

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Di Massimo Mele il 25 Marzo 2013. Nessun commento

Mezzo milione di persone in piazza a Parigi per dire no ai matrimoni gay. Scontri con la polizia, feriti e arresti. Bambini strumentalizzati nella manifestazione dell’odio

Manifestanti che abbattono le transenne, forze dell’ordine che rispondono con gas lacrimogeni, alcuni intossicati lievi e diversi fermi. E’ il bilancio di una strana giornata di proteste a Parigi da parte del popolo conservatore contrario alla riforma sul matrimonio per le coppie omosessuali messa a punto dai socialisti del Presidente François Hollande.
Circa mezzo milione di persone (300.000 per la polizia, 1,4 mln per gli organizzatori) hanno manifestato ieri per le vie di Parigi. Partito nel primo pomeriggio dal nordovest della città, il corteo dei manifestanti si è fermato davanti alla sede del ministero della Difesa e all’Arco di Trionfo per chiedere il ritiro del progetto di legge sui matrimoni tra persone dello stesso sesso e la possibilità di adozione. L’evento, in particolare, ha riunito i francesi che ritengono che questo progetto di legge “stravolga totalmente la società, negando discendenza e parentela naturale” con “conseguenze economiche, sociali ed etiche inevitabili”.
Molte le famiglie presenti con bambini ai quali sono stati dati cartelli con scritte omofobe e cariche di odio. Alcuni manifestanti innalzavano pali sui quali erano stati incastrati dei bambolotti, quasi a simboleggiare dei “bambini impalati”. Un’immagine che evoca fortemente i gay impalati dalla Santa Inquisizione, ma il senso di questa provocazione in una manifestazione antigay, però, dobbiamo ancora capirlo. Un esempio “educativo” che la dice lunga sulla concezione della famiglia di quanti sono scesi in piazza a Parigi non per rivendicare un diritto ma per vietare a gay e lesbiche la realizzazione di un progetto di vita comune. Immancabili i gruppi di fanatici religiosi e di estremisti di destra, ben amalgamati al resto dei manifestanti.

Nonostante i ripetuti appelli degli organizzatori a manifestare pacificamente, durante il corteo si sono vissuti alcuni momenti di tensione e gli agenti sono stati costretti a lanciare gas lacrimogeni contro un gruppo di persone che avrebbe voluto fare irruzione agli Champs-Elysées, area interdetta ai manifestanti. Ma in serata, circa un migliaio di persone è comunque riuscito a violare l’area e solo con le maniere forti la sicurezza è riuscita a evacuare l’intera zona.

Tugdual Derville, un portavoce della manifestazione, dichiara: “Ora tocca ai senatori, sono legislatori preparati e possono vedere che in questo progetto ci sono tante aberrazioni e complicazioni ingestibili da parte della società. Chiediamo loro di prendersi le loro responsabilità.”

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