“Non credo di sbagliare se pronostico che il Gay Pride ad Alghero sarà la solita carnevalata”. Marcello Orrù, consigliere regionale del Psd’Az invia ai giornali una lettera di fuoco sul Sardegna Pride previsto ad Alghero il prossimo 28 Giugno.
Premettendo di “non essere omofobo” ma semplicemente uno che vuole difendere la famiglia tradizionale dai continui attacchi, Orrù condanna il documento politico del Pride che, a suo avviso, “mira ad eliminare la famiglia tradizionale dal welfare del nostro Paese.” Più che scontata la conclusione sul pericolo delle “campagne gender”nelle scuole che mirano a seppellire le radici cristiane e la Tradizione dell’Europa.”
“Il Pride una carnevalata? No, è una manifestazione politica, con una piattaforma rivendicativa importante che può essere riassunta nella rivendicazione della piena cittadinanza per tutte e tutti. Ma politica e festa, nel Pride, sono inscindibili: la gioia e l’allegria di una festa collettiva contro il grigiore e la tristezza dell’odio e della discriminazione”. A rispondere è il MOS, l’associazione che si occupa dell’organizzazione del Pride. “Per noi il Pride è un momento di liberazione e di gioia che cancella quel sentimento di vergogna e di inadeguatezza che la cultura etero-sessista ci impone fin da giovanissimi.”
Sul presunto attacco alla famiglia tradizionale il MOS ironizza “Non siamo certi di aver capito, o forse non c’è niente da capire.” per poi puntualizzare “Comunque sia l’estensione di un diritto a chi ne è privo nulla toglie a chi quel diritto già lo ha.”
“Non sappiamo che significa “campagna gender”, noi preferiamo parlare di educazione ad una cultura del rispetto e delle differenze e di corretta informazione sui processi di formazione dell’identità sessuale.” Conclude il MOS “Ci permettiamo di invitare il consigliere a partecipare ad uno degli incontri che organizziamo nelle scuole per evitare, in futuro, di dire tante e tali sciocchezze di cose che, evidentemente, non conosce.”
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