Omofobia al carnevale di Cagliari: gli organizzatori condannano. Solidarietà dal PD

Di Massimo Mele il 13 Febbraio 2013. Nessun commento

Continuano le polemiche in seguito all’epilogo omofobico della sfilata di ieri a Cagliari, conclusasi con i cori “caghineri” rivolti al sindaco e all’ARC.

Un'immagine del carnevale di Cagliari da Crastulo.it

Sulla questione è intervenuto Ugo Maddaloni, rappresentante dell’associazione Dopolavoro Ferroviario, che, insieme al Villaggio dei Pescatori organizza il carnevale. “Leggo con disappunto l’articolo su quanto avvenuto in piazza Carmine,” scrive Maddaloni in un commento all’articolo di Castedduonline.it, “verso le 19,15, quando la parte riservata ai bambini era quindi finita, sul fatto che alcuni individui, non autorizzati, sono saliti prepotentemente per alcuni minuti, sul palco allestito per la festa, creando danni alle attrezzature e compromettendo, inizialmente, uno degli spettacoli previsti per il carnevale. L’Associazione Dopolavoro Ferroviario, che mi onoro di rappresentare, nulla ha a che vedere con quanto è avvenuto e si dissocia totalmente dalle frasi pronunciate da quegli individui, esprimendo il massimo della solidarietà nei confronti di coloro che sono stati inopportunamente e gratuitamente offesi“.
A nome del PD sardo interviene Gianluigi Piras, presidente del Forum regionale dei diritti “Esprimo a nome del Partito Democratico della Sardegna il più profondo sdegno e disgusto anche relativamente alla volgarità con la quale le stesse espressioni omofobe hanno trovato cittadinanza.” Nell’esprimere solidarietà all’associazione ARC ed alla Giunta, Piras esprime totale condivisione per l’offerta del patrocinio gratuito al Pride del 2012 e condanna gli autori del gesto “La cosa più grave è stato apprendere che tali violente manifestazioni omofobiche caratterizzate da manifesta ignoranza siano state espresse di fronte anche ad un pubblico di bambini ed adolescenti offrendo un pessimo esempio agli stessi.”
“Il Partito Democratico,” conclude Piras “si è impegnato, per la prossima legislatura, in favore del riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali e in favore, come già precedentemente fatto anche durante questa legislatura, di una legge contro l’omofobia, non solo per evitare che tali episodi non si ripetano più ma per garantire che gli stessi vengano eventualmente severamente sanzionati e censurati”.