Questa mattina niente scuola al liceo classico Asproni di Nuoro. Su richiesta di studenti e docenti il preside Antonio Fadda ha indetto un’assemblea straordinaria contro l’omofobia e la violenza verbale in rete “Spotted? Ma spo’!”. Il MOS: “Solidarietà agli studenti discriminati”
Una pronta risposta ad un fatto gravissimo accaduto lunedì sulla pagina “Spotted: Asproni Nuoro”: una serie di messaggi con nomi, preferenze sessuali e intrecci amorosi di alcuni studenti gay della scuola conditi con offese di stampo omofobico. Al primo messaggio con il nome e cognome di uno studente seguito da un eloquente «Lo sappiamo che ti piace il c. di …», corredato dal nome dell’altro ragazzo, sono seguiti altri messaggi dello stesso tenore con i nomi di altri studenti e vari intrecci sessuali in cui spuntano anche nomi di adulti. L’indignazione fra gli studenti che leggono è tanta e cominciano le risposte che vanno dall’ironico a veri e propri sfoghi di chi si sente toccato nel proprio intimo. La pagina “spotted” viene prontamente cancellata e il Preside chiama a raccolta i docenti e i rappresentanti degli studenti. In poche ore è già pronta la circolare che indice l’assemblea di oggi.
Le pagine “Spotted”, in inglese “avvisato”, sono gruppi di Facebook dove gli studenti di una stessa università o scuola possono inviare messaggi e commenti sugli altri studenti, mantenendo l’anonimato. Sulla bacheca si possono leggere i messaggi più diversi: c’è chi approfitta di questo spazio per rendere pubbliche disarmanti dichiarazioni d’amore o colpi di fulmine, chi le usa per esprimere l’astio verso il vicino fastidioso e chi solo per segnalare la presenza di qualcosa di divertente.
Al liceo di Nuoro la pagina è stata usata per una sorta di cyberbullismo omofobico, dove non è tanto l’outing (dichiarare l’omosessualità di un’altra persona pubblicamente) il problema, dato che si tratterebbe di studenti apertamente gay, ma lo “sputtanamento” di fatti intimi e personali come motivo di dileggio ed offesa.
Nell’assemblea di stamattina saranno in tanti a portare una maglietta bianca in segno di protesta, come bianche sono le immagini nel profilo Facebook di tanti studenti del liceo. Ma la rabbia è tangibile e lo si nota anche dai commenti “qualcuno nello striscione ha proposto di scrivere “siamo tutti uguali”. No non lo siamo. Noi non siamo uguali a quelle bestie.” scrive uno. Una ragazza cita invece Elton Jhon “È imperdonabile che la nostra società non intervenga per impedire che il termine gay sia usato come un insulto da cortile. Questo tipo di bullismo non influisce solamente su coloro che un giorno potrebbero essere gay o che hanno genitori gay, ma colpisce ogni genere di giovani che per qualche motivo appaiono differenti, dai ragazzi che fanno sempre i compiti alle ragazze che sono brave nello sport. Il bullismo omofobo non è solo nemico dell’omosessualità, ma anche della gentilezza, del rispetto, della socievolezza”.
In molti chiedono di denunciare il fatto alla Polizia Postale, altri che gli autori del gesto vengano espulsi dalla scuola.
«Di fronte a un episodio del genere non potevamo rimanere indifferenti – dice, a caldo, il preside Antonio Fadda – è stata una pubblica umiliazione e non potevamo lasciare soli coloro che hanno subito questi affronti. La scuola non farà mai finta di niente»
Dal MOS piena solidarietà agli studenti vittima di questo bullismo online e apprezzamento per la pronta reazione dell’Istituto “Gli imbecilli omofobi eistono ma l’importante è che tutti gli altri non facciano finta di niente. La risposta della scuola nuorese deve essere un esempio per quelle scuole e quegli insegnanti, purtroppo ancora tanti, che davanti all’omofobia non intervengono o, peggio, la alimentano”.