Mosca, 1 ott. (Apcom – Nuova Europa) – Sembra un’altra capitale: per la prima volta il movimento gay russo ce l’ha fatta, il picchetto organizzato per oggi davanti alla sede della compagnia aerea SwissAir non è stato fermato dalla polizia ed è proceduto senza scontri con le autorità. Al contrario, un tentativo di disturbo è stato fermato dalla milizia: alcuni giovani si sono avvicinati al piccolo corteo e hanno iniziato a prenderlo di mira con delle pistole ad acqua, brandendo cartelli offensivi nei confronti dell’orgoglio omosessuale. A quel punto i poliziotti hanno preso e fermato quattro nazionalisti.
Il capo del movimento per l’orgoglio omosessuale, Nikolai Alekseev, ha sottolineato durante il suo intervento al picchetto come per Mosca, dopo il licenziamento del sindaco omofobo Yurij Luzhkov, è iniziato un nuovo periodo di maggiore apertura. Finora, infatti, con la reggenza Luzhkov per il Gay Pride non c’era mai stato spazio: botte per strada e arresti avevano caratterizzato le precedenti manifestazioni, con la polizia controllata dal Municipio, particolarmente violenta nei confronti degli omosessuali.
Nel caso di oggi, invece, le forze dell’ordine hanno difeso il piccolo corteo di venti persone che, fra l’altro, aveva ricevuto l’ok della Procura proprio all’indomani dell’uscita di Luzhkov, voluta dal leader del Cremlino, Dmitri Medvedev.