Militia Christi contro l’Europride “Un’offesa al Papa e alla Chiesa”

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Di Massimo Mele il 28 Settembre 2010. Nessun commento

Milithia Christi contro il Pride

Il movimento integralista prende posizione contro l’appuntamento previsto per il giugno 2011. “Ci opporremo con ogni mezzo moralmente lecito per impedire che un evento del genere si possa realizzare sul suolo di Roma”
di MARCO PASQUA, 27 settembre 2010, da repubblica.it

Definiscono l’Europride un “appuntamento vergognoso” e promettono che faranno di tutto per impedirlo. Gli integralisti cattolici di Militia Christi tornano a farsi sentire, e lo fanno per attaccare la dieci giorni di incontri e sfilate organizzata dal circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, a partire dal 2 giugno 2011. In un comunicato, spiegano la loro netta opposizione a qualsiasi tipo di rivendicazione da parte degli omosessuali, da sempre oggetto di attacchi omofobi da parte di quello che si autodefinisce “movimento politico cattolico”.

Si parte dalla conferenza stampa del Mieli, che ha il compito di organizzare l’evento e che, domenica, ha presentato, per la prima volta, il programma di questa manifestazione internazionale: “La città di Roma ospiterà, il prossimo giugno 2011, l”Euro Pride’, il vergognoso appuntamento che vedrà sfilare per le strade della Capitale un massiccio corteo di associazioni omosessuali, che porteranno con loro le rivendicazioni di inesistenti ‘diritti’, comprese le richieste di adozioni di bambini, con tutta la ‘coreografia’ di offese al Santo Padre e alla Chiesa”. Quindi, la minaccia di impedire la sfilata: “Il Movimento politico cattolico ‘Militia Christi’, fin d’ora, si adopererà con ogni mezzo moralmente lecito per impedire che un evento del genere si possa realizzare sul suolo di Roma, impegnandosi a coinvolgere i consiglieri dei vari Municipi di Roma, in primis il ‘I Municipio’, e lo stesso Campidoglio”. L’obiettivo, dunque, è quello di tentare di fare leva su quei politici locali pronti a raccogliere la “chiamata alle armi”. “Il Movimento, certo che il buonsenso prevarrà sulle pressioni ideologiche, ricorda che manifestazioni del genere, non solo non
sono espressione di vera libertà, ma sono altamente offensive della Fede, e contrarie al patrimonio spirituale, culturale e umano del popolo di Roma”, concludono nella nota gli integralisti.

Una posizione, questa di Militia Christi, che non è nuova e che viene spesso ribadita in concomitanza con le manifestazioni pubbliche della comunità Glbt. Lo scorso mese di luglio, in occasione del Gay Pride, a Roma, venne fatto affiggere nei pressi del Colosseo uno striscione dal contenuto inequivocabilmente omofobo: “Gay pride: diritti alla perversione”. Il tutto accompagnato da una “rivendicazione” sul sito dell’associazione: “L’iniziativa vuole rimarcare come manifestazioni del genere, oltre ad essere oscene ed immorali, nonché lesive del carattere sacro della città eterna, come capitale del cattolicesimo, e profondamente anticristiane, con parodie del papa e insulti alla chiesa, siano anche negative per tutti quegli omosessuali onesti che vivono la propria condizione con disagio e non condividono la mentalità delle lobby omosessuali”. Un’iniziativa che venne criticata anche dal ministro delle Pari Opportunità, Mara Carfagna. L’anno precedente, Militia Christi si era spinta fino a definire il Pride “l’orgoglio del Male” (concetto fatto stampare su adesivi affissi per la città).

Il Mario Mieli, l’associazione che sta lavorando da due anni alla preparazione di questo evento europeo, non raccoglie la provocazione: “Noi andiamo avanti con il nostro lavoro – fanno sapere dal circolo – il cui fine è quello di rendere la dignità alle persone Glbt che, in questo Paese sono ancora, nel 2010, considerate cittadini di serie B”.

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