Sassari. Vladimir Luxuria ha concluso il 5 febbraio a Sassari il suo tour sardo con “Si Sdrai Per Favore”, piece teatrale dove interpreta una psicologa che sa fare ironia e autoironia sul sesso, mettendo sotto analisi una platea sempre complice ad ogni sua battuta e che non smette di ridere per tutto lo spettacolo. Mai volgare ma sempre acuta e diretta. Vladimir Luxuria “non se la tira per niente” e durante l’intervista mi mette subito a mio agio. Non ci conosciamo ma i toni sono quelli di un amica che gentilmente ti offre un caffè. Sempre sorridente e divertente, diventa seria solo quando parla della situazione politica italiana attuale e mostra un grande apprezzamento per la Sardegna “Stimo molto il popolo sardo per la passione e la sensibilità con cui si batte per i propri ideali, senza mai scendere a compromessi”.
Ma lei conosce la Sardegna ?
V.L. In verità no. Per conoscere la Sardegna bisogna viverla. So alcune cose a parte delle bellezze. Sono stata a Stintino pennellate a “sbaffo” di turchese e azzurro intenso, l’isola dello sfondo, gli asini che sembrano ascoltino ancora i sussulti dei prigionieri del carcere dell’Asinara. Un posto meraviglioso uno dei posti più belli del mondo. Ricordo una gita con un’imbarcazione che ci ha portato al largo molto piacevole e la spaghettata di pesce. La Sardegna è un posto di persone molto educate e discrete che hanno molto rispetto, noto che quando mi chiedono un autografo o mi chiedono di fare una foto me lo chiedono con estrema delicatezza senza essere mai invadenti. Un popolo fiero e orgoglioso e speriamo che mostri questa sua fierezza il 15 maggio col referendum per il nucleare perché davvero credo che la Sardegna abbia già dato a livello di abusivismo e di sottovalutazione della bellezza naturale, e che i sardi in massa dicano si. Bisogna votare si per essere contrari al nucleare. Bisognerebbe fare una campagna di informazione.
Nel suo spettacolo lei fa la psicologa ma come è possibile mettere sotto “analisi” un’intera platea?
V.L. Qui stiamo scherzando per carità ad ognuno il suo mestiere ne con questo spettacolo voglio dire che gli psicologi sono inutili o sono da prendere in giro anzi a volte sono utili. Però insomma il sesso sembra sia diventata l’ossessione, lo strumento di ricatto politico, bulimia, dipendenza, sensi di colpa, discriminazioni sulle scelte sessuali, aspettative, stiamo sovracaricando il sesso, che è una cosa naturale che fanno tutti, (si riproducono tutti pure i cavoli), di significati che vanno ben al di là di quello che dovrebbe essere, quindi ridiamoci sopra sdrammatizziamo, ironia, autoironia e magari viviamola meglio
Dove va il teatro italiano? Lo stato taglia i fondi per la cultura, per il cinema e quindi anche per il teatro
V.L. L’Italia dovrebbe investire sulla cultura che non vuol dire sprecare soldi ma è un investimento, perché l’Italia è famosa per la sua cultura non solo perché c’è il 70% del patrimonio artistico di tutto il mondo in Italia. Non c’è solo il patrimonio artistico tangibile, pietra, quadro, tela, ma perché c’è anche un patrimonio intangibile e l’Unesco lo riconosce come patrimonio artistico. Basta pensare alle sagre del carnevale in tanti posti qui in Sardegna, le danze, la musica, gli strumenti musicali, le molte feste religiose che sono dense di significati, la tradizione del teatro e dove si va a tagliare proprio qui. Tra l’altro sarebbe auspicabile, che i giornalisti non si interessino solo di attori famosi ma anche del camionista che trasporta le scenografie, del tecnico, del bigliettaio che rischiano di perdere il loro posto di lavoro e hanno le famiglie. Col teatro ci campa un sacco di gente.
A volte la cultura sembra qualcosa di snob per un elite invece no, vogliono rimbecillire la gente tagliare la cultura rincretinirla semplicemente e questo forse servirà a chi vuole un popolo di deficienti. Bisognerebbe investire e dare molti più soldi alla cultura. Abbiamo Bondi come ministro della cultura (Ironizza)
Lei è stata anche deputata, qual è il palcoscenico che più l’affascina quello di Montecitorio o quello della gente che frequenta i teatri?
V.L. Io non ho mai voluto considerare Montecitorio come un palcoscenico ne per acquisire visibilità ne per recitare una parte ho visto altri recitare una parte di persone tutte casa e chiesa poi vabbè… quelli che dicono che entrano in politica per ideali invece in realtà lo fanno per i privati o per il piacere del potere. Io non ho mai voluto recitare una parte a Montecitorio, ho cercato a volte riuscendoci a volte non riuscendoci, visto quello che è successo, di portare l’attenzione su alcune tematiche che probabilmente prima non erano mai state trattate in maniera così diretta e forte. Il palcoscenico del teatro è un’altra cosa anche se ci sono dei punti che si possono intersecare, il teatro militante il teatro impegnato, da quello greco a quello di Brecht a Dario Fò. Esiste un tradizione di teatro impegnato politicamente. Io in tanti miei spettacoli, a parte questo, ho cercato di portare certe tematiche, ho fatto uno spettacolo sull’esperienza della prigionia di Silvia Baraldini scritto con lei prima che venisse liberata, ho fatto un omaggio a PierVittorio Tondelli, credo che esista un teatro che può incidere fortemente sulla riflessione e sul dibattito. Lunga vita al teatro!!!
Una sua “analisi” sull’attuale momento che vive la politica italiana. Se crede non faccia il nome di Berlusconi.
V.L. Berlusconi è il presidente del consiglio non è uno che se facciamo il suo nome è perché siamo ossessionati da lui ci mancherebbe altro. Sembra di leggere Novella 2000 leggendo i quotidiani più seri di politica. Siamo arrivati ad un punto in cui la gente è completamente distratta, altro che fumus persecuzionis un fumo che ottenebra le mente un fumo del gossip il fumo della morbosità, del conflitto di interesse. La dignità delle donne è triturata, anni e anni di lotta per arrivare poi a che cosa, per capire se tu vali se passi dalla camera da letto di qualcuno o al festino di qualcuno, che figura stiamo facendo all’estero. Per noi è uno dei periodi più brutti della storia, abbiamo avuto Andreotti, abbiamo avuto Craxi ma mai siamo scesi a livelli così bassi. Quindi io spero un giorno di confrontarmi con qualcuno che la pensa anche in modo diverso da me ma che sia qualcuno che ritorni a fare politica per il bene comune
Ritornerà a far politica?
V.L. Non lo so, sinceramente non so rispondere a questa domanda, non so se un giorno ritornerò a Montecitorio. Io valuterò se mi si farà questa proposta e chi me la farà, valuterò al momento. Non è che in questo periodo sto lavorando con qualcuno, con questa legge bisogna lavorare con i segretari di partito sono loro che decidono se farti eleggere o meno non sto prendendo contatti da questo punto di vista. Se sento da parte della gente la voglia di rivedermi a Montecitorio allora lo faccio, se queste esigenze convergeranno su un altro candidato che si interessa di questi temi io lo appoggerò se invece non avverto questa necessità non sono una che scalpita.
Dopo lo spettacolo Vladimir Luxuria ha incontrato il Mos (Movimento Omossessuale Sardo) con cui da anni ha rapporti di stima e amicizia. Durante il Queer Party alla Scala Vladimir Luxuria ha voluto conoscere Michele Cicogna in arte Nikita Balli, drag queen toscana, che nel luglio del 2009 era stato fermato durante una retata contro prostitute straniere. Una pattuglia di polizia l’aveva bloccato mentre in abiti di scena raggiungeva il luogo di una festa. Dopo 18 ore in Questura era stato allontanato dalla città con un foglio di via triennale. A due mesi dalla sentenza del Consiglio di Stato che gli dette ragione, annullando quel foglio di via perché immotivato e discriminatorio. Nikita Balli il 5 febbraio è tornato a Sassari.
Daniela CARTA
che bella la foto tutti assieme 🙂