Vladimir Luxuria, esponente del movimento LGBTQ italiano ed ex parlamentare di Rifondazione Comunista, è stata arrestata oggi a Sochi dove assisteva ai giochi olimpici con una bandiera con su scritto “Gay è ok” in russo.
“L’atteggiamento degli agenti è stato brutale e aggressivo. Nessuno parla inglese. Ora si trova da sola in una stanza con luci al neon sulla faccia, presumibilmente in stato di fermo” ha riferito Imma Battaglia, presidente onorario di D’Gay Project. Dopo aver ricevuto un sms con su scritto “Aiutami sono imprigionata. Sono sola” la Battaglia ha chiamato Vladimir con cui ha parlato pochi minuti perchè è caduta la linea. L’arresto di Vladimir Luxuria smentisce così le penose rassicurazioni di Putin sulla possibilità di ingresso per i gay in Russia. “I gay possono venire”, aveva detto “basta che lascino in pace i bambini”. Enrico Letta è stato uno dei pochi rappresentati di paesi europei presente all’apertura dei giochi, ma non ha sollevato alcuna questione con Putin sulla persecuzione delle persone gay in atto in Russia. L’arresto di oggi contraddice quanto detto da Putin e dalle autorità olimpiche circa la possibilità, per gay e lesbiche, di seguire i giochi olimpici senza problemi. La totale assenza di una condanna italiana della dilagante violenza omofoba in Russia è stata riscattata dal gesto coraggioso di Vladimir Luxuria a cui va tutta la nostra stima e solidarietà. Ma anche vicinanza in questo momento drammatico. Auspichiamo un celere rilascio della prigioniera ed una ferma e dura condanna dell’operato della polizia russa da parte del nostro ridicolo Governo. Per domani il circolo Mario Mieli ha indetto una manifestazione davanti all’ambasciata russa alla quale invitiamo tutti e tutte a partecipare.
Movimento Omosessuale Sardo
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