Luca era gay, mica un truffatore. Povia prende le distanze da Luca di Tolve

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Di Massimo Mele il 10 Marzo 2011. Nessun commento

Luca forse era gay, di sicuro è un furbetto e ha saputo mettere a frutto una storia inventata e la somiglianza con la vicenda cantata da Povia. Dopo le interviste e il libro, Luca diventa presidente di un gruppo che mira a far ridiventare etero gli omosessuali. Una sorta di terapia riparativa all’italiana. Di internazionale ci sono solo i soldi che vengono estorti a quanti si rivolgono a questi cialtroni. Davanti a tanta strumentalità, persino Povia ha deciso di prendere le distanze dal Gruppo Lot: «Quel Luca non c’entra con la mia canzone».

La polemica nasce da un’iniziativa dell’Associazione Medjugorje Como che, nell’ambito dell’organizzazione del festival in programma al Pala Desio dal 12 al 13 marzo prossimi, ha invitato il presidente del Gruppo Lot, Luca di Tolve, autore del libro “Ero gay”. Scrive oggi il Corriere di Como.
«Questa persona – ha spiegato Sabino Simone, presidente dell’associazione Medjugorje Como – ha fondato un gruppo di ragazzi che aiuta chi è omosessuale e vorrebbe recuperare la propria eterosessualità». Quel Luca era stato accostato al protagonista della nota canzone “Luca era gay” di Povia.
Lo staff del cantautore però prende le distanze e smentisce. «Il Luca della canzone di Povia “Luca era gay” non è Luca di Tolve – scrive l’ufficio stampa di Povia – Pertanto, la storia narrata nel suo libro, non è in alcun modo riconducibile al pezzo del cantautore e la storia della canzone non è ispirata allo scrittore del libro».

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