All’ONU vincono i paesi omofobi. Impiccare gay e lesbiche ora sarà più semplice

Home » featured » All’ONU vincono i paesi omofobi. Impiccare gay e lesbiche ora sarà più semplice

Di Massimo Mele il 18 Novembre 2010. 2Commenti

Impiccaggione di adolescenti gay in Iran

Le nazioni Unite, in un voto di misura, hanno cancellato un motivo di intervento contro l’esecuzione di gay e lesbiche nei Paesi omofobi. Così il Pink Paper inglese.
Cary Alan Johnson, direttore esecutivo della International Gay and Lesbian Human Rights Commission, ha dichiarato: “Questo voto è pericoloso e inquietante. Rimuove in sostanza, l’importante riconoscimento della particolare vulnerabilità delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender – un riconoscimento che è di fondamentale importanza dal momento in cui, nel mondo, più di 70 paesi criminalizzano l’omosessualità, cinque la considerano un crimine capitale e paesi come l’Uganda stanno prendendo in considerazione l’inasprimento delle leggi di criminalizzazione dell’omosessualità con l’introduzione della pena di morte. Il vaticano era logicamente in prima fila in questa barbarie.
In Italia silenzio totale dal mondo politico, rotto solo dai radicali che, attraverso l’associazione Certi Diritti, hanno diffuso questo comunicato:

Quando nel 2008 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò una risoluzione che condanna le esecuzioni extragiudiziali, sommarie ed arbitrarie ed altre uccisioni, nel testo furono incluse anche le uccisioni causate dall’orientamento sessuale delle vittime.

Ieri, l’iniziativa di Marocco e Mali a nome dei paesi africani e islamici, ha fatto cancellare l’espressione ‘orientamento sessuale’ sostituendola con un più generico ‘ragioni discriminatorie su qualsiasi base’. Il voto è passato con 79 favorevoli e 70 contrari.

Grazie alla mancanza di quei “gruppi democratici” previsti dalla Comunita’ delle Democrazie, questa grave modifica causerà una maggiore impunità per coloro che promuovono in ogni angolo della terra azioni violente contro le persone lesbiche, gay, transessuali e trans gender, specie in paesi dittatoriali o teocratici, ma anche laddove l’omosessualita’ e’ considerata un reato penale e dove tale violenza e’ quindi legge dello Stato.

Non è un caso se proprio quei paesi che hanno deciso di togliere l’orientamento sessuale nel testo della Risoluzione, sono quelli tra i più omofobi e dove le persecuzioni non sono nemmeno denunciate perché facenti parte di una cultura dominante, ora sarà più facile per loro considerare reato o peccato l’omosessualità e quindi non considerare discriminatorie le violenze a causa dell’orientamento sessuale..

L’Italia, che fa parte del Comitato di pilotaggio delle Comunita’ di Democrazie, deve rilanciare con forza quanto contenuto nella Dichiarazione di Varsavia del 2000 e cioe’ un coordinamento all’ONU dei paesi democratici che di volta in volta organizzino i voti su tematiche relative ai diritti umani. Il Ministro Frattini, molto attivo contro le persecuzioni, specie se contro i cristiani, si assuma le sue responsabilita’.

2 Responses to All’ONU vincono i paesi omofobi. Impiccare gay e lesbiche ora sarà più semplice

  1. mario   21 Novembre 2010 a 15:52

    perchè questa ipocrisia? nel titolo e nell’articolo.
    Non sono i paesi omofobi..ma i paesi islamici..

    Rispondi
    • admin   21 Novembre 2010 a 19:00

      Nessuna ipocrisia. Non si tratta solo di Paesi islamici ma della maggioranza dei Paesi che compongono la commissione e, in seguito, dalla maggioranza dei Paesi del Comitato. Comunque non mi sembra che il Vaticano, che era contrario anche a votare una risoluzione di condanna delle pene capitali per le persone omosessuali, sia un Paese islamico. Comunque ecco com’è andata:
      L’emendamento è stato approvato con 79 voti favorevoli e 70 contrari, successivamente la risoluzione è stata approvata dal Comitato, che include tutti e 192 gli Stati membri dell’Onu, con 165 voti favorevoli, 10 astenuti e nessun voto contrario. (fonte Reuters)

      Rispondi

Pubblica un commento