“Per me, da adesso in poi, ogni volta ache sentirò qualcuno offendere e denigrare o vedrò qualcuno compiere violenza contro una persona transessuale o un gay o una lesbica considererò Feltri e Belpietro mandanti di quelle violenze.”
Daniele Viotti sul blog Quore.org attacca il giornale vicino a Berlusconi dopo la pubblicazione degli articoli su Marrazzo, oggi privato cittadino e quindi libero di andare con chi vuole.
Secondo Viotti qui non si tratta di libertà di stampa ma di campagne denigratorie degne dei regimi più illiberali. “Si può dire di un giornale: mi fa schifo?Io penso di sì e allora lo dico: Libero mi fa schifo.” Inizia con queste parole l’attacco all’omofobia strisciante di Libero, reduce da un altro articolo particolarmente omofobico sulla statale di Milano e il corso sui gender studies.
“Non so se avete avuto modo di disgustarvi con la prima pagina di oggi di Libero: il giornale contundente brandito da Belpietro e Feltri mette a tutta pagina come prima notizia il fatto che un (ormai) normale cittadino, Piero Marrazzo, sia nuovamente stato fermato dai carabinieri con una trans. Non c’entra la politica. C’entra l’omofobia, la transfobia, la denigrazione di un singolo e comune cittadino per il suo orientamento sessuale.” Chiarisce subito Viotti. L’articolo di Libero si inserisce nella campagna organizzata dai seguaci di Berlusconi per gettare fango su tutti nel tentativo di relativizzare le gravissime accuse contro il “premier”. In queste settimane la Santanchè, la Carfagna, la Gelmini (tutte donne!) e i media Berlusconiani, coadiuvati da una fitta rete di informatori tra cui anche il consigliere laico del CSM, in quota Lega, Matteo Brigandì, indagato per abuso d’ufficio, hanno cercato di gettare fango su magistrati e oppositori. Celebre la campagna sulla casa di Montecarlo contro Fini, completamente scagionato, per la quale ora è indagato Frattini.
Viotti non ci sta e esprime tutto il suo disgusto per l’utilizzo criminoso, oltrechè eticamente sbagliato, dei mezzi di informazione di partito o di area contro avversari o semplici cittadini: “Nel 2011 io non accetto più una denigrazione così devastante di un uomo (che, tra l’altro con ogni evidenza ha problemi irrisolti) sfruttando la leva dell’orientamento sessuale. E’ una modalità adottata nei peggiori sistemi illiberali.
Vedete, non c’entra la politica. Non mi interessano le loro presunte battaglie politiche. C’entra il fatto che titoli, articoli e attacchi del genere portano il nostro arretrato paese ancora più indietro nella storia. E giustificano di nuovo quanti offendono, denigrano, o peggio, compiono violenze in causa dell’orientamento sessuale delle persone.”
La conclusione di Viotti non può che trovarci d’accordo: “Per me, da adesso in poi, ogni volta ache sentirò qualcuno offendere e denigrare o vedrò qualcuno compiere violenza contro una persona transessuale o un gay o una lesbica considererò Feltri e Belpietro mandanti di quelle violenze.”
Ciao amici del MOS, non avevamo ancora visto, fino ad oggi, questo bell’articolo che ci avete dedicato.
Per cui vi ringraziamo solo ora 🙂
Baci, tanti
dv
Ciao Daniele,
mi rendo conto solo dopo la tua segnalazione che non c’era il link al tuo articolo originale. Scusa .. 🙂
Ciao
Massimo