Le lesbiche vivono nel peccato, bisogna convertirle

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Di Massimo Mele il 1 Giugno 2011. Nessun commento

Un gruppo di poliziotti ha obbligato una donna omosessuale a partecipare ad una terapia di conversione organizzata da fondamentalisti crisitiani

Negli Stati Uniti del Sud il fondamentalismo religioso è ancora molto diffuso. La zona si chiama Bible Belt, la cintura della Bibbia, proprio per l’estrema diffusione di chiese e sette protestanti dall’impostazione ultra conservatrice. Una storia che proviene dalla Georgia, il secondo Stato più popoloso della Bible Belt, rivela come nel mirino dei fondamentalisti ci siano ancora i gay, che per chi interpreta la Bibbia in senso letterale devono essere puniti come la città di Sodoma. Un gruppo di ufficiali di polizia sono stati querelati da una donna lesbica perché è stata costretta a partecipare a sedute di conversione sessuale tenute da una coppia di fondamentalisti evangelici.

PUNZIONE DEGLI OMOSESSUALI E’ ABITUALE – Nella querela presentata contro alcuni esponenti delle forze dell’ordine di Bartow County, Georgia, si legge come sia normale procedura, pratica e consuetudine la punizione di omosessuali e persone che hanno differenti credi religiosi. La querela prosegue rimarcando come “per gli ufficiali di polizia in questione sia normale procedura tormentare gli omosessuali presi in custodia, obbligarli a smettere di essere gay e vietargli di mantenere qualsiasi relazione con altre persone dello stesso sesso.” Nel caso in questione Amanda Booker, una giovane lesbica con problemi di droga, avrebbe dovuto essere portata in ospedale perché era in preda a delle convulsioni. Al nosocomio Amanda è stata sottoposta ad un test sulla sua dipendenza dalle sostanze stupefacenti, per poi essere tormentata da due poliziotti sul suo stile di vita. I poliziotti di Bartow Counti le avrebbero intimato di smettere di essere lesbica, vietandole ogni contatto con la sua partner.

TENTATA CONVERSIONE – Dopo essere stata dimessa dall’ospedale, invece di essere trasferita in un centro di recupero per persone con problemi di droga, Amanda Booker è stata presa in cura da due poliziotti, che l’hanno prima tenuta in casa loro per una settimana, per poi provare a convertirla dalla sua omosessualità. Per molti giorni la giovane lesbica ha dovuto vivere presso una coppia di cristiano evangelici fondamentalisti, che sono stati pagati seicento dollari, fondi della contea, per un trattamento che aveva lo scopo di “guarirla” dall’omosessualità. Una malattia, secondo questi cristiani fondamentalisti, che si può curare con le preghiere e le minacce, a quando ha raccontato Amanda Booker. La giovane è però riuscita a scappare a casa sua dopo più di dieci giorni di terapie anti gay, ma quando la polizia l’ha presa per riportarla in carcere, Amanda è stata sottoposta ad ulteriori violenze, visto che il poliziotto che le ha messo le manette ha pensato bene di alzare la sua maglietta mostrando il seno ai passanti. L’avvocato di Amanda Booker sostiene che la sua cliente è stata seriamente danneggiata dal trattamento ricevuto, che ha aggravato il suo disagio psicologico.

Fonte giornalettismo.com

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