La Nuova Sardegna
Il via libera arriva a maggioranza in commissione. Ora sarà necessario il passaggio in Consiglio. Commenti positivi dal Mos
SASSARI. E alla fine il regolamento sul registro delle unioni civili è passato in commissione. Sei i sì dal centro sinistra e dai sardisti, tre i contrari (gli esponenti del Pdl e il presidente della commissione Giancarlo Rotella (Upc) che invece sta in maggioranza) e un solo astenuto. Il prossimo passo sarà la discussione in consiglio, ma a quanto pare, al contrario del precedente mandato Ganau, quando la discussione si era arenata, questa volta la pratica sembra avere preso la via dell’approvazione se già 28 consiglieri su 40 hanno annunciato il loro voto favorevole. La seduta in commissione Affari generali si annunciava arroventata, ma se si esclude una polemica uscita dalla sala del consigliere Giancarlo Carta, che però non fa parte dell’organismo, e che è rientrato dopo qualche minuto, e qualche botta e risposta tra Simone Campus (Pd) e Gigi Pisanu, la discussione non ha avuto quei toni barricaderi che l’argomento lasciava prevedere.
Il primo passo verso il registro delle Unioni civili è stato commentato «con grandissima soddisfazione» dal Mos, Movimento omosessuale sardo, che lo considera «un atto di civiltà nella direzione del riconoscimento della piena cittadinanza a gay e lesbiche». «Dopo anni di lotte e a pochi giorni dall’avvio del processo contro il Mos per l’occupazione simbolica del consiglio comunale del 28 Giugno 2007, proprio a sostegno dell’approvazione del registro, non possiamo che ringraziare la maggioranza dei consiglieri che ha definitivamente voltato pagina e riportato la nostra città nell’europa dei diritti». Il Mos ha invitato pertanto «l’opposizione del Pdl, che nel tentativo di attuare uno sterile ostruzionismo ha dato ampia dimostrazione di una fortissima omofobia interiorizzata, a votare favorevolmente e dimostrare un minimo di civiltà».
Con il registro delle unioni civili si intende riconoscere quelle convivenze di fatto tra due persone, che non sostituiscono necessariamente il matrimonio civile o religioso. In pratica: non soltanto coppie di omosessuali, ma il riconoscimento di nucleo familiare anche nel caso di due sorelle (è un esempio) che abitino sotto lo stesso tetto. Sostanzialmente il registro non ha effetti giuridici (ed è questo che hanno contestato i consiglieri del centrodestra), ma rappresenta un’attenzione della politica verso forme di convivenza che ancora non sono normate dalla legge.
Ed è questo che hanno voluto sottolineare Giampaolo Mameli e Raffaele Tetti, che l’avevano proposto. «Ci sono tre milioni di cittadini che vivono al di fuori del matrimonio civile o religioso e non possiamo continuare ad ignoralri», ha affermato il primo. E Tetti: «È una battaglia di civiltà quella che stiamo conducendo, l’Italia è in ritardo rispetto ad altri paesi che le unioni civili le hanno già riconosciute».
Il consigliere sardista Antonio Cardin ha a sua volta annunciato il voto favorevole, un cambio di rotta in casa Quattro Mori, non solo in commissione, ma anche in Consiglio. «In quell’occasione voterà sì anche il nostro consigliere regionale Giacomo Sanna», assente da Palazzo Ducale dopo la sconfitta contro Ganau. Gigi Pisanu e Antonello Desole, per il Pdl, hanno parlato di demagogia pura. «Il registro non serve a niente», hanno detto e Pisanu: «Sono favorevole al fatto che agli omosessuali non vengano negati i diritti di successione o ad assistere il compagno malato. Ma queste leggi le fa lo Stato, non il Comune».
SASSARI. La città di Sassari avrà molto presto un Registro delle unioni civili. Stamattina infatti la commissione comunale Affari istituzionali ha approvato la pratica presentata da Raffele Tetti (Sinistra unita) e Gianpaolo Mameli (Pd). Sei i voti favorevoli, tre i contrari, un’unica astensione. Il documento (in allegato in fondo a quest’articolo) è connesso ad una proposta di regolamento composta da tre articoli e, molto probabilmente, sarà discusso nella prossima riunione del Consiglio comunale. La proposta di deliberazione ha già ottenuto il parere favorevole di 28 consiglieri, del sindaco Gianfranco Ganau del presidente dell’assemblea Luciano Chessa. I numeri per l’approvazione ci sono tutti.
Al momento del voto, però, stamattina si è arrivati al termine di un dibattito animato, simile a quello registrato durante l’ultima riunione della commissione. Luigi Pisanu (Pdl) ha ricordato nuovamente l’occupazione della sala consiliare da parte del Mos, un atto “arrogante e fascista”, e ha stigmatizzato gli insulti e le manifestazioni di violenza subite dal presidente della commissione, Giancarlo Rotella, contrario al Registro.
Simone Campus (Pd) ha difeso la pratica presentata da Mameli e Tetti, ricordando che è nata “grazie alla raccolta di 5mila firme. A Sassari c’è un grande fermento, una maggioranza silenziosa che si sente accerchiata e non protetta in questa città. Se violenza da parte di qualcuno c’è stata, è sbagliato attribuirla a tutta una categoria di persone che desiderano solo il riconoscimento dei propri diritti senza ledere quelli degli altri”.
Antonello Desole (Pdl) ha ribadito la propria contrarietà entrando nel merito della formulazione del testo: “Noi siamo disponibili ad approfondire la discussione, a studiare questa tematica complessa per trovare un punto d’incontro su un altro testo, diverso da questo, che è generico e demagogico e non ha una finalità pratica. Vorremmo mettere nero su bianco non solo i diritti, ma anche i doveri di chi si iscrive al registro, come avviene nel matrimonio: se poi l’elemento forte della coppia decide di cancellarsi dal registro, la parte debole chi la tutela? E infine, non vorrei che l’istituzione di questo registro serva da grimaldello per altre rivendicazioni, come la pretesa di adozioni da parte di coppie di fatto che non mi sento di avallare”.
Preoccupazione quest’ultima condivisa dal presidente Giancarlo Rotella che, prima di mettere ai voti la pratica, ha detto ancora una volta “no ad un surrogato del matrimonio. Questa per me non è una battaglia per la civiltà, perché va a beneficio di pochi e non di molti”.
Alla fine però il documento è stato spottoposto a votazione e la maggioranza ha decretato il passaggio della pratica in Consiglio comunale.
SASSARI – Questa mattina (martedì) la commissione Affari generali del comune di Sassari ha approvato, a larga maggioranza, il registro delle Unioni civili nella sua versione definitiva. Nei prossimi giorni la delibera arriverà in consiglio dove dovrebbe contare il sostegno di 28 consiglieri su 40. Il Movimento omosessuale Sardo esprime grandissima soddisfazione per quello che definisce «il primo passo di civiltà nella direzione del riconoscimento della piena cittadinanza a gay e lesbiche».
Dopo anni di lotte e a pochi giorni dall’avvio del processo contro il Mos per l’occupazione simbolica del consiglio comunale del 28 Giugno 2007, proprio a sostegno dell’approvazione del registro, «non possiamo che ringraziare la maggioranza dei consiglieri che ha definitivamente voltato pagina e riportato la nostra città nell’europa dei diritti», dichiarano dall’associazione.
«Invitiamo l’opposizione del PdL, che nel tentativo di attuare uno sterile ostruzionismo ha dato ampia dimostrazione di una fortissima omofobia interiorizzata, di votare favorevolmente e dimostrare un minimo di civiltà», attaccano dall’associazione sassarese in difesa dei diritti umani e sociali. «L’ignoranza omofoba dell’ultimo consiglio comunale aveva infatti incentivato l’omofobia e l’odio verso gay, lesbiche e trans con continui attacchi, offese e denigrazioni tanto più gravi quanto ripetute nell’aula del consiglio, e senza alcuna censura o richiamo da parte della presidenza», concludono dal Mos.
SASSARI – Questa mattina (marted) la commissione Affari generali del comune di Sassari ha approvato, a larga maggioranza, il registro delle Unioni civili nella sua versione definitiva. Nei prossimi giorni la delibera arriver in consiglio dove dovrebbe contare il sostegno di 28 consiglieri su 40. Il Movimento omosessuale Sardo esprime grandissima soddisfazione per quello che definisce il primo passo di civilt nella direzione del riconoscimento della piena cittadinanza a gay e lesbiche.
Dopo anni di lotte e a pochi giorni dall’avvio del processo contro il Mos per l’occupazione simbolica del consiglio comunale del 28 Giugno 2007, proprio a sostegno dell’approvazione del registro, non possiamo che ringraziare la maggioranza dei consiglieri che ha definitivamente voltato pagina e riportato la nostra citt nell’europa dei diritti, dichiarano dall’associazione.
Invitiamo l’opposizione del PdL, che nel tentativo di attuare uno sterile ostruzionismo ha dato ampia dimostrazione di una fortissima omofobia interiorizzata, di votare favorevolmente e dimostrare un minimo di civilt, attaccano dall’associazione sassarese in difesa dei diritti umani e sociali. L’ignoranza omofoba dell’ultimo consiglio comunale aveva infatti incentivato l’omofobia e l’odio verso gay, lesbiche e trans con continui attacchi, offese e denigrazioni tanto pi gravi quanto ripetute nell’aula del consiglio, e senza alcuna censura o richiamo da parte della presidenza, concludono dal Mos.