Il 5 ottobre 2011 è morto Steve Jobs. Questo lo statement ufficiale di Apple:
Siamo profondamente rattristati nell’annunciare che oggi è mancato Steve Jobs.
La brillantezza, la passione e l’energia di Steve sono state la sorgente di innovazioni senza numero che arricchiscono e migliorano la vita di tutti noi. Il mondo è incommensurabilmente migliore grazie a Steve.
I suoi più grandi amori erano sua moglie, Laurene, e la sua famiglia. I nostri cuori sono con loro e con tutti coloro che sono stati toccati dai sui straordinari doni.
Il legamo fra Steve Jobs e il mondo gay è sempre stato molto forte, fin dalla nascita della Apple che, come logo, aveva una mela morsicata color arcobaleno. Su Queerblog.it un elenco dei punti che evidenziano tale legame.
Scomparso a 56 anni per un tumore, è l’esempio dell’uomo che ce l’ha fatta, della saggezza e anche dell’intraprendenza. Vi chiederete: e il mondo Queer cosa c’entra in questo? Invece ci sono dei legami tra il mondo gay e quello Apple. Ecco cinque punti importanti.
1. Il logo della Apple: è stato Rob Janoff a creare il logo con i colori dell’arcobaleno, nel 1977. Nel 1998 il colore è stato abbandonato dalla compagnia ma il colore scelto inizialmente affiancato a quello di una mela morsicata, è diventato simbolo e binomio di tentazione.
2. Assunzioni Lgbt: La Human Rights Campaign’s Corporate Equality ha sempre assegnato una votazione altissima per la grande integrazione all’interno della società di figure e impiegati gay. Inoltre ha sempre concesso benefici anche al partner del suo dipendente (di qualsiasi sesso fosse)
3. I gay amano il mondo Apple: Secondo una indagine del 2011, gli uomini gay sono 1,4 volte in più portati a possedere o desiderare un prodotto Apple. Il design sexy, accattivante ed elegante avrebbe più altra presa nel mondo Lgbt.
4. Apple contro la Proposizione 8: Ebbe clamore la scelta della Apple di donare 100.000 dollari contro la Proposizione 8, avversa ai matrimoni gay
5. Il gay dichiarato Timothy Cook a capo della compagnia: Proprio un mese e mezzo fa, Steve Jobs promosse Tim Cook a capo della Ceo, rendendolo così il gay dichiarato più potente nel mondo del business
Ecco invece le 10 citazioni più famose di Jobs:
Steve Jobs lascia il posto di amministratore delegato della Apple. Il Wall Street Journal ha scelto di ricordare il ceo di Cupertino, l’uomo che insieme a team straordinari ha cambiato il mondo della tecnologia degli ultimi decenni, con una serie di citazioni. Noi ne abbiamo selezionate e tradotte dieci.
Pensiamo che il Mac venderà alla grande, ma non lo abbiamo costruito per quello. L’abbiamo costruito per noi. Noi siamo stati il gruppo di persone che ha deciso se fosse un buon prodotto o meno. Non abbiamo fatto ricerche di mercato. Volevamo solo costruire il migliore prodotto possibile.
[Playboy, 1° febbraio 1985]
È complicato pensare al design di un prodotto con un focus group. Molte volte la gente non sa quel che vuole finché non glielo fai vedere.
[BusinessWeek, 25 maggio 1998]
Abbiamo disegnato delle icone sullo schermo così belle che vi verrà voglia di leccarle.
[parlando di Mac OS X, su Fortune del 24 gennaio 2000]
Di tanto in tanto arriva un prodotto rivoluzionario, che cambia tutto… si è molto fortunati a lavorare anche a solo uno di questi progetti nel corso di una vita. Apple è stata così fortunata da metterne sul mercato diversi.
[presentazione iPhone, 9 gennaio 2007]
“Gli auguro tutto il bene possibile, davvero. Ma penso che lui e Microsoft abbiano delle vedute un po’ ristrette. Sarebbe un ragazzo di vedute più ampie se se si fosse preso qualche acido o fosse andato in un ashram da giovane”
[a proposito di Bill Gates, sul New York Times del 12 gennaio 1997]
Non mi interessa essere l’uomo più ricco del cimitero… addormentarmi la sera sapendo che abbiamo fatto qualcosa di meraviglioso… questo mi importa.
[dal Wall Street Journal, del 25 maggio 1993]
Playboy: Ci sta dicendo che le persone che hanno progettato il PCjr non provano questo genere di orgoglio per il prodotto?
Steve Jobs: Se provassero orgoglio, non avrebbero fatto il PCjr
[Playboy, 1° febbraio 1985]
È più divertente essere un pirata che entrare nella marina.
[1982, citato in “Odyssey: Pepsi to Apple” 1987]
Quando sei giovane, guardi la televisione e pensi “È una cospirazione”. I network cospirano per rimbecillirci. Quando cresci poi, capisci che non è vero. I network sono sul mercato per dare alla gente esattamente quello che vuole. È un pensiero molto più deprimente. La cospirazione sarebbe ottimistica! Potresti sparare a quei bastardi! Potremmo fare una rivoluzione! Ma i network sono nel business per dare alla gente quel che vogliono. È la verità.
[da Wired del febbraio 1996]
Il pensiero che sarei morto presto è stato il più grande aiuto che abbia avuto per prendere le decisioni importanti della mia vita. Perché praticamente tutto – tutte le aspettative del mondo esterno, tutto l’orgoglio, tutte le paure e gli imbarazzi della sconfitta – tutte queste cose semplicemente svaniscono di fronte alla morte, lasciando solo quel che è importante. Ricordarvi che dovrete morire è il modo migliore per non cadere nella trappola, e pensare di avere qualcosa da perdere. Siete già nudi. Non c’è motivo per non seguire il vostro cuore.
[Dal discorso di Stanford, giugno 2005]
Fonte melablog.it