Arrivano anche in Europa le “SlutWalks”: a Londra ed Amsterdam il 4 giugno sfileranno le donne che rifiutano il binomio “stupro=abbigliamento da puttane“, come se il primo fosse una conseguenza del secondo. L’iniziativa è partita il 24 gennaio da Toronto quando un poliziotto alla York University ha detto: “Evitate di vestirvi da puttane se non volete diventare vittime”. La reazione è stata immediata e, tramite la rete, ha raggiunto tutto il mondo.
L’ondata è partita il 24 gennaio quando, durante un seminario su prevenzione e sicurezza alla York University di Toronto, dove c’era stato un aumento delle aggressioni, il poliziotto canadese Michael Sanguinetti ha raccomandato alle studentesse: “Evitate di vestirvi come puttane se non volete diventare vittime”. Fulminea la risposta delle donne da Facebook a Twitter, al sito web dedicato (“SlutWalks” che significa “le marce delle puttane”, addirittura ad una voce di Wikipedia.
Lo stupro non è colpa delle donne che “se la sono andate a cercare”, come la società spesso vorrebbe farci credere. Con questo grido di guerra centinaia di migliaia di persone tra cui anche molte vittime di stupro sono scese nelle strade prima a Toronto, poi negli Stati Uniti, in Australia e ora in Asia ed Europa.
Il prossimo appuntamento è in contemporanea quindi a Londra ed Amsterdam. Con la stessa “divisa” di tutti gli altri, cioè abbigliamento il più possibile da “puttane”: calze a rete, trucco pesante, parrucche, abbigliamento intimo in bella mostra. Oppure tacchi alti, maglietta troppo attillata e senza reggiseno.
Fonte TGcom