Dalla sfilata dell’ orgoglio omosessuale applausi al governo per il sì alle nozze
Madrid. La sfilata dell’ Orgoglio Gay percorre tutti gli anni il centro di Madrid in una atmosfera festosa. Ieri l’ allegria e l’ entusiasmo erano debordanti perché la sfilata assumeva un particolare valore coincidendo con la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale della «storica» e controversa legge che autorizza il matrimonio omosessuale. Re Juan Carlos ha debitamente firmato il testo, deludendo chi gli aveva chiesto l’ obiezione di coscienza, e a partire da oggi le coppie gay potranno presentare la documentazione ai registri civili. I primi matrimoni, che faranno rivoltare il Generalissimo Franco nella tomba, si celebreranno fra un mese circa. Secondo gli organizzatori hanno partecipato alla sfilata e alla festa che ne è seguita due milioni di persone. E’ il solito gioco delle cifre, incontrollabili in occasioni del genere. Solo alla sfilata fra la porta di Alcala e piazza Colon, attraverso la calle Serrano, hanno preso parte svariate decine di migliaia di persone (la polizia ne stima 97 mila) e moltissimi altri, gay ed eterosessuali, hanno partecipato alla festa durata tutta la notte che ha avuto il suo epicentro nel quartiere gay di Chueca. La risposta alla grande manifestazione del 18 giugno scorso a Madrid alla quale avevano partecipato una enorme folla e una ventina di vescovi. La soddisfazione era palese fra carrozze, alcune delle quali dotate di rumorosa orchestrina, striscioni, bandiere arcobaleno. «Avanziamo! Ora tocca ai/alle transessuali» era scritto sullo striscione che apriva la sfilata. E’ un riferimento al prossimo passo del governo Zapatero, rappresentato nel corteo dal ministro della Cultura Carmen Calvo, che intende varare una legge in cui si riconoscano i diritti dei transessuali. Dietro, cartelli con «Sì alla eguaglianza», «Indecente è emarginare», una risposta a chi si oppone alla legge in nome della decenza, «No al clericalismo aggressivo», «Stato laico, matrimonio senza preti». Attorno volteggiavano tre falsi cardinali. «La Spagna questa volta non è arrivata tardi alla storia. E amplieremo ancor più i diritti di tutti i cittadini» ha dichiarato il ministro Calvo. E Beatriz Gimeno, presidente della Federazione gay, lesbiche, transessuali (Felgt) ha espresso l’ enorme gioia per l’ approvazione del «matrimonio per tutti». «E’ la prima manifestazione dall’ inizio della democrazia in cui possiamo scendere in piazza su un piano di eguaglianza – ha detto -. Ciò che succede oggi è un riflesso dalla Spagna attuale, la Spagna del XXI secolo. E’ una manifestazione di gioia. Di fronte alla Spagna in bianco e nero, noi affermiamo con orgoglio la Spagna dell’ arcobaleno. Noi rappresentiamo la Spagna reale». In prima fila nel corteo vi erano gli italiani di Arcigay, in delegazione condotta dal presidente dellìassociazione Sergio Lo Giudice e da Renato Sabbadini. Fra i cartelli inalberati dai connazionali ve ne era uno, «Zapatero, santo subito». «Questa è una grande giornata di festa per tutti dopo l’ approvazione della legge – ha affermato il presidente di Arcigay -. Siamo molto felici ed appoggiamo la campagna per i diritti dei transessuali. Purtroppo in Italia, a causa di una classe politica culturalmente arretrata, siamo molto indietro». Lo Giudice ha detto che in Italia le organizzazioni omosessuali non chiedono il matrimonio, ma il riconoscimento giuridico tramite l’ introduzione del nuovo istituto del Pacs, Patto civile di solidarietà aperto alle coppie gay, che regoli diritti e doveri reciproci quali la successione, le condizioni patrimoniali e fiscali, l’ assistenza ospedaliera. Mino VignoloLe norme sul divorzio veloce sono state approvate lunedì: saranno sufficienti tre mesi di matrimonio, la richiesta non dovrà essere giustificataMartedì il Parlamento ha approvatoin via definitivail sì alle nozze gay Omosessuali e lesbiche potranno anche adottare bambini LE LEGGI Via libera del governo al divorzio veloce Le norme sul divorzio veloce sono state approvate lunedì: saranno sufficienti tre mesi di matrimonio, la richiesta non dovrà essere giustificata Sì ai matrimoni tra omosessuali Martedì il Parlamento ha approvato in via definitiva il sì alle nozze gay Omosessuali e lesbiche potranno anche adottare bambini
Fonte corrieredellasera.it
Il Gay Pride è una delle più belle feste che esistano! Ovunque esso sia, porta colori, allegria, musica e libertà! Io ci sono stato a Londra… Stupendo!