A Berlino la LSVD, una delle maggiori associazioni gay e lesbiche tedesche, e altre organizzazioni hanno annunciato una manifestazione contro la visita di benedetto XVI, nella quale sono attese più di 50.000 persone.
BERLINO. Giovedì scorso si sono incontrati a Berlino più di sessanta rappresentanti di venti diverse organizzazioni per decidere la piattaforma e la data dell’adunata contro il Papa, per la quale sono attese almeno cinquantamila persone. Tra le associazioni presenti all’incontro della rete “Il Papa arriva” c’erano anche il partito dei Verdi e l’organizzazione Pro Familia. La LSVD, l’associazione che ha lanciato l’iniziativa, ha comunicato che il 22 settembre ci sarà una grande manifestazione a Berlino per protestare contro la visita papale. La data è stata dunque annunciata anche se le autorità devono ancora confermare l’autorizzazione. Il corteo partirà dal quartiere di Schöneberg, passerà per Potsdamer Platz e si concluderà davanti alla Porta di Brandeburgo.
La piattaforma comunicata alla stampa prende di mira la politica discriminatoria portata avanti negli anni da Benedetto XVI. “ Il Papa appoggia una politica sessuale e una sessualità nemica dell’uomo. Una politica che divide gli uomini e li discrimina”. Il vertice della Chiesa cattolica sarebbe “uno dei principali responsabili dell’oppressione dei gay, delle lesbiche e dei transgender di tutto il mondo.” Viene fortemente criticato anche la posizione antidemocratica di Benedetto XVY, che diffama la società libera e aperta come “dittatura del relativismo”. Al contempo la guida del Vaticano tollera però tra le proprie file posizioni estremiste. Due anni fa ha riabilitato la Pius-Bruderschaft, dando una casa ai negazionisti dell’Olocausto.
La risoluzione di convocazione della manifestazione evidenzia come la marcia non sia una protesta contro i cristiani cattolici. “Queste critiche sono condivise da molti fedeli praticanti, che vogliamo invitare ad appoggiare la nostra protesta”. Negli ultimi anni il Papa si è sempre espresso contro il riconoscimento dei diritti dei gay, chiedendo in particolare alla Chiesa lealtà nella lotta alla parifcazione dei diritti di gay e lesbiche nel matrimonio. Durante la sua ultima visita in Germania, avvenuta nel 2005 con la Giornata mondiale della gioventù a Colonia, le proteste contro il Papa erano stato sostanzialmente oscurate dalle WDR, la rete pubblica tedesca.
Fonte queer.de