Dublino – Colpo di scena nella cattolicissima Irlanda: un senatore gay e’ il candidato con maggiori chance di diventare il prossimo presidente mentre l’ex capo terrorista dell’Ira, Martin McGuinness e’ solo terzo. Il senatore David Norris puo’ contare al momento sul 21% dei suffragi in vista delle presidenziali del 27 ottobre. Norris e’ seguito da l’ex leader laburista Michael D. Higgins con il 18%; solo terzo McGuinness, dimessosi da vicegovernatore dell’Ulster, con il 16% .
Ricordiamo che David Norris David Norris, il candidato indipendente dato per favorito alle prossime presidenziali irlandesi, aveva dato le dimissioni lo scorso Agosto in seguito alle rivelazioni legate a una relazione avuta in passato con un uomo israeliano. Norris, senatore alla camera alta del Parlamento irlandese, sarebbe probabilmente diventato il primo presidente dichiaratamente omosessuale di un paese europeo.
nel mese di Luglio giornali irlandesi e britannici parlarono della sua relazione con Ezra Yizhak Nawi, un israeliano che nel 1992 era stato condannato per avere stuprato un quindicenne palestinese. Norris aveva scritto una lettera al tribunale israeliano per chiedere un atto di clemenza per l’allora suo partner sostenendo che Nawi era «caduto in una trappola» ed era stato costretto a dichiararsi colpevole contro la sua volontà. La lettera era stata scritta su carta ufficiale del Parlamento irlandese.
Molti membri del suo staff avevano iniziato ad abbandonarlo ancora prima che Norris annunciasse ufficialmente le sue dimissioni martedì. «Non rimpiango di avere chiesto un atto di clemenza per un amico, ma rimpiango di avere dato l’impressione di non avere avuto sufficiente compassione per la vittima di Ezra», ha detto Norris durante il suo discorso davanti ai giornalisti. «Riconosco di avere sbagliato ma le mie motivazioni dietro quella lettera erano spinte da amore e preoccupazione».
«Ho dimostrato che oggi finalmente è possibile per un gay aspirare alla Presidenza di questo Paese», ha dichiarato Norris orgoglioso davanti a un gruppo di giornalisti schierati. «Essere eletto Presidente sarebbe stata l’occasione di estendere questa possibilità ad ogni cittadino; purtroppo però sono costretto a rinunciare», ha aggiunto. Al termine del discorso, quasi a voler chiosare la sua faticosa e a tratti drammatica avventura elettorale, ha voluto ricordare le parole del drammaturgo irlandese Samuel Beckett e il suo invito a «Provare ancora. Fallire ancora. Fallire meglio!»
Fonte AGI