“La diffamazione da ignoranza è inaccettabile e vergognosa”. E’ questo il commento di Barbara Tetti, presidente del MOS, sulla vicenda che ha visto coinvolto Giovanni Siotto, il docente di religione nuorese, “aggredito” da alcuni (pochi) genitori e dal vescovo di Nuoro, per aver consigliato ai suoi alunni la lettura di due libri insieme alle famiglie. Libri, per la verità, molto interessanti da un punto di vista educativo poiché esplorano i falsi miti degli adolescenti ed alcune pratiche purtroppo molto diffuse fra le e i giovanissimi, come il sesso a pagamento e l’utilizzo di droghe, più per emulazione che per piacere (vedi Facciamolo a skuola e Ho 12 anni e faccio la cubista). “Non entro nel merito del fatto in se perché non ne conosco i dettagli, ma conosco i libri in oggetto. E credo che il vescovo avrebbe fatto meglio a tacere. Educare all’affettività ed al rispetto non significa parlare di sesso e l’ora di religione non è l’ora di catechismo” continua Tetti. Una leggerezza inaccettabile, secondo l’esponente del MOS, quella con cui il prelato minaccia di “licenziare” il docente, senza averlo incontrato o aver approfondito la vicenda nelle sedi competenti. “Il solito modo di fare della Chiesa che preferisce nascondere la testa sotto la sabbia anzichè affrontare i problemi. Problemi che non le sono certo sconosciuti, considerati i numerosissimi scandali sessuali che la attraversano”. L’educazione all’affettività, al rispetto delle differenze ed alla convivenza pacifica non deve essere concentrata in una lezione ma trasversale a tutti i docenti e a tutte le materie insegnate a scuola. “Il contrasto della violenza, del sessismo, dell’omofobia e di ogni discriminazione dovrebbe essere condiviso da chiunque abbia a che fare con bambini e adolescenti, persino in chiesa” conclude la presidente, auspicando un rasserenamento degli animi e le scuse al docente.