Di Massimo Mele il 28 Marzo 2011. 1 Commento

Dopo il primo Presidente nero, che ha gareggiato con la prima donna candidata, Hillary Clinton, ora potrebbe essere la volta di un Presidente gay. Ma Frad Karger, che ha già presentato la sua candidatura alle primarie, è conservatore, e intende gareggiare proprio contro Obama.
Se in Italia la rinascita della sinistra è in mano a Nichi Vendola, anche lui omosessuale, negli USA è la rinascita del partito repubblicano a dipendere da un candidato gay. Scherzi della storia e della politica, eppure, proprio dall’interno del partito conservatore che, alle ultime elezioni, ha candidato anche Sara Pallin, la fondamentalista cristiana omofoba e sessista, esce oggi, inaspettatamente, un candidato apertamente gay che, dice “È un momento importante per dire ai giovani che è ok essere gay”. Difficile, almeno per noi, sperare in una sua vittoria, che vorrebbe dire la vittoria del blocco conservatore americano, fondamentalisti religiosi e guerraffondai compresi. Di certo però, è una bella notizia.

Di seguito l’articolo di Lettera43.it:

L’Obama dei gay

Karger, un omosessuale in corsa per la Casa Bianca.

Repubblicano e dichiaratamente gay. Non passerà certo inosservata la candidatura alle primarie per la presidenza degli Stati Uniti di Fred Karger, il primo sfidante ufficiale di Obama alle elezioni del 2012.
Il 23 marzo, Karger ha depositato a Washington la sua candidatura ufficiale, mettendo in imbarazzo gli esponenti più conservatori del Grand Old Party contro cui spesso si è battuto nella lotta per i diritti di gay e lesbiche negli Usa.
LA DISCESA IN CAMPO. Nato a Chicago, 61 anni, Karger vanta una militanza politica trentennale, durante la quale è stato consigliere di George Bush, Ronald Reagan e Gerald Ford. Ha inoltre lavorato in ben nove campagne per le presidenziali finchè, l’anno scorso, non ha annunciato, a sorpresa, di voler correre in prima persona. «È un momento importante per dire ai giovani che è ok essere gay», ha affermato questo repubblicano atipico che, negli ultimi anni si è dedicato totalmente all’attivismo per i diritti dei gay scontrandosi, tra l’altro, anche con la Chiesa mormone.
Oggi, invece, è cominciata per lui la sfida più difficile. Karger però ha giocato d’anticipo e ha già cominciato la campagna elettorale in due Stati chiave come Iowa e New Hampshire, riscuotendo un certo successo. I democratici di Obama, ma soprattutto il partito dell’elefantino, sono avvertiti.