Il sottosegretario del Pdl attacca la multinazionale svedese per un manifesto pubblicitario in cui due uomini si tengono per mano: “La famiglia è solo quella tra un uomo e una donna”. Ikea risponde con il suo slogan “Siamo aperti a tutte le famiglie”. Franco Grillini: “Parla un esponente del governo del bunga bunga”
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“Che gli svedesi vengano in Italia per attaccare la nostra costituzione lo trovo sbagliato“. Carlo Giovanardi, interpellando da Klaus Davi (video qui sotto), attacca a testa bassa l’ultima campagna dell’Ikea. La pubblicità della multinazionale svedese ritrae due uomini fotografati di spalle che si tengono per mano e sopra lo slogan: ‘Siamo aperti a tutte le famiglie’. In basso, sotto la foto, compare invece una scritta dove il mobilificio spiega: “Noi di Ikea la pensiamo proprio come voi: la famiglia è la casa più importante”. E sottolinea: quello “che cerchiamo di fare è rendere più comoda la vita di ogni persona, di ogni famiglia e di ogni coppia, qualunque essa sia”.
Giovanardi: “Una polemica contro la nostra costituzione” – “Il messaggio che loro danno contrasta totalmente con la nostra costituzione – dice Carlo Giovanardi – bisogna difendere la costituzione laica e repubblicana in cui c’è scritto che la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio, la Corte costituzionale ha ribadito che il matrimonio è un concetto che coinvolge l’uomo e la donna. Io non ho nulla contro altre forme di convivenza ma non è famiglia”. “Mi sembra una pubblicità molto datata, molto retrograda – conclude poi il sottosegretario con delega alla famiglia – é una roba ideologica. E’ una pubblicità polemica con la nostra costituzione e la famiglia tradizionale. Che gli svedesi vengano in Italia per manifestare contro la nostra costituzione non lo trovo sbagliato.”
Le reazioni del mondo gay – Durissime le reazioni dal mondo gay e non solo. Secondo Sergio Rovasio, segretario dell’associazione radicale Certi Diritti, “frasi del genere potevamo sentircele dire da un qualche ministro del governo teocratico iraniano o da un alcolizzato di osteria, non certo da un rappresentante del Governo italiano”. “Forse qualcuno dovrebbe dirgli che esistono varie tipologie di famiglie anche nel nostro paese e che dovrebbe guardare alla realtà invece di fare dichiarazioni così gravi e offensive. Magari anche alle realtà dei vari bunga-bunga”. “Siamo ancora in attesa di conoscere per quale motivo in Italia, nonostante il suo impegno indefesso e così integralista per la difesa della famiglia del mulino bianco, aumentano i divorzi e le convivenze e diminiscono i matrimoni” conclude Rovasio.
Sarcastico anche Franco Grillini, ex portavoce dell’Arcigay: “L’ineffabile sottosegretario alla famiglia del governo del Bunga Bunga, Carlo Giovanardi, ci rifila la sua filosofia moraleggiante il giorno prima di Pasqua e stavolta se la prende con l’Ikea, azienda privata che come tale può fare quello che vuole, accusandola addirittura di incostituzionalità”.”La verità – conclude Grillini – è che nel resto d’Europa sono state varate norme che riconoscono tutte le forme familiari: dal Pacs alle unioni civili, ai matrimoni gay”.
Ikea risponde – Il responsabile delle relazioni esterne per l’Italia di Ikea, Valerio Di Bussolo, controbatte: “la Costituzione stabilisce qual è l’oggetto dei diritti, ossia quella fondata sul matrimonio, ma non definisce la famiglia tout court”.
“Noi – aggiunge – abbiamo a che fare con una realtà quotidiana in continua evoluzione, ci sono tipologie di famiglie molto variegate”. In conclusione: “La campagna è finita e non rinneghiamo quello che abbiamo scritto”.
Insorge l’opposizione – La sortita di Giovanardi solleva anche le proteste di partiti e associazioni, sconcertati soprattutto dalla tempestività dell’attacco, che arriva all’indomani dell’aggressione omofoba alla deputata Paola Concia che passeggiava a Roma con la sua compagna.
“Giovanardi non fa che rinfocolare in modo irresponsabile i peggiori sentimenti di odio che albergano nel Paese” insorge il vicepresidente del Pd Ivan Scalfarotto, mentre il senatore democratico Ignazio Marino sottolinea come il governo di cui il sottosegretario fa parte “diminuirà di 10 volte il Fondo delle politiche per le famiglie nel corso dei prossimi anni, portandolo dai 346 milioni di euro del 2008 ai 31 milioni previsti per il 2013”.
“Giovanardi dovrebbe stare attento a parlare come se fosse un ministro di un governo fondamentalista di tipo iraniano e confrontarsi di pi- con i suoi pari europei” osserva il presidente di Equality Italia Aurelio Mancuso, mentre per il comitato di Europride Roma 2011 il sottosegretario “rende ridicola l’Italia”.
Fonte skytg24