Il Questore fa marcia indietro: #SVEGLIATISASSARI in piazza d’Italia Sabato 23 Gennaio ore 18:00
A 24 ore di distanza dal divieto, il Questore di Sassari ci ripensa e autorizza la manifestazione a sostegno delle Unioni Civili con lo spostamento di orari proposto dal coordinamento Diritti al Cuore. #SVEGLIATISASSARI è ora di essere civili! si svolgerà in piazza d’Italia Sabato 23 Gennaio a partire dalle ore 18:00. La mobilitazione virtuale, lo sdegno diffuso e, probabilmente, una telefonata di mediazione del sindaco Nicola Sanna hanno aiutato il Questore a cambiare idea e a permettere che anche Sassari possa scendere in piazza a supporto della legge sulle Unioni Civili. Legge che ancora oggi non è certo che passerà e che continua ad essere attaccata dalle destre, dal Vaticano e da numerosi cattolici della maggioranza.
Il disegno di legge che andrà in Senato la prossima settimana prevede la regolamentazione delle Unioni Civili per le coppie gay e lesbiche e il riconoscimento delle convivenze di fatto sia etero che gay. Il testo Cirinnà riconosce alla coppie omosessuali diritti di assistenza sanitaria, carceraria, unione o separazione dei beni, subentro nel contratto d’affitto, reversibilità della pensione e i doveri previsti per le coppie sposate. Più controverso il punto sulla “stepchild adoption”, ovvero la possibilità di adozione del figlio del/della partner. Un atto dovuto verso tutte quelle famiglie omosessuali che già oggi hanno dei figli e che hanno urgente bisogno di tutela sia nella vita quotidiana, fosse anche solo la possibilità di ritirare il figlio dalla scuola materna o vegliarlo in ospedale, che, soprattutto, in caso di morte del genitore biologico. La legge non fa alcun riferimento allo strumento della gestazione per altri, chiamata con particolare disprezzo sessista “utero in affitto”, pratica peraltro vietata in Italia e che comunque è utilizzata, per il 95%, da coppie eterosessuali normalmente sposate. Un falso problema quindi utilizzato in maniera pretestuosa per avversare un passo di grande civiltà come il riconoscimento dell’affettività e delle famiglie gay e lesbiche che già oggi sono una realtà. Rispetto alle convivenze di fatto il ddl riconosce ai conviventi, sia etero che omosessuali, gli stessi diritti dei coniugi in caso di malattia, di carcere o di morte di uno dei due.
Le polemiche violente e le menzogne che hanno accompagnato la discussione della legge ci fanno capire come in gioco non ci sia semplicemente la regolamentazione delle unioni fra persone dello stesso sesso o il riconoscimento delle coppie di fatto ma gli stessi valori alla base della nostra convivenza civile: laicità, libertà e uguaglianza nel pieno rispetto del diritto all’autodeterminazione sul corpo e nelle scelte di vita. Per questo facciamo un appello alla maggior partecipazione possibile che dimostri che, anche in Italia e in Sardegna, “è ora di essere civili”!
Chiediamo a tutte e tutti di portare con se sveglie, orologi con allarme o cellulari che, all’ora concordata, suonino all’unisono la sveglia dei diritti e della civiltà.
La manifestazione è promossa dai coordinamenti Diritti al Cuore e Sardegna Pride con l’adesione di numerose realtà nazionali e locali tra cui: Movimento Omosessuale Sardo, ARC Cagliari, Famiglie Arcobaleno Cagliari, Agedo, noiDonne2005, Emergency Sassari, collettiva_femminista, FLC CGIL Sassari, CGIL Sassari, PD Sardegna, Theatre en vol, Amnesty International Sassari, UILDM Sassari, M5S Sassari