Ratzinger sarà nella capitale spagnola fino al 21, per chiudere la Giornata mondiale della gioventù. Ma le polemiche montano: cento associazioni manifestano per l’alto costo della manifestazione e le posizioni della Chiesa su temi sociali. Arrestato un fondamentalista cattolico, progettava attentato
MADRID – La XXVI Giornata mondiale della gioventù in corso a Madrid sarà la terza volta del Papa tedesco a un raduno mondiale di giovani: Benedetto XVI si unirà domani per la fase conclusiva, secondo la formula inventata dal suo predecessore Giovanni Paolo II.
Papa Ratzinger infatti è già stato alla Gmg di Colonia, nell’agosto del 2005, pochi mesi dopo essere stato eletto, e a quella di Sydney, nel luglio 2008. Per il Papa sarà anche il terzo viaggio in Spagna, dopo quelli di Valencia nel 2006 e Santiago de Compostela e Barcellona dello scorso autunno. Sarà invece la quarta visita di un Papa a Madrid, dove Giovanni Paolo II è stato tre volte, nel nell’82, nel ’93 e nel 2003.
Quella di Madrid inoltre sarà la seconda Gmg che si svolge in Spagna, dopo quella del 1989 a Santiago de Compostela. Finora soltanto Spagna e Italia (Roma 1986 e 2000) hanno ospitato due raduni internazionali dei ragazzi cattolici. E intanto la capitale spagnola si riempie di Papa Boys da tutto il mondo. Ma per le vie di Madrid non c’è solo aria di festa. La protesta monta, e la polizia ha arrestato un volontario della Gmg accusato di voler compiere un’attentato alla manifestazione di protesta laica.
Arrestato volontario, “Progettava un attentato”. La polizia ha arrestato Josè Perez Bautista, uno studente messicano di chimica, volontario della Giornata Mondiale per la gioventù. L’accusa è di voler compiere un attentato alla manifestazione di protesta laica per la visita del Papa. Il 24enne è stato fermato ieri.
Perez Bautista era intervenuto più volte su forum ultracattolici e ultraconservatori sul web con messaggi di minaccia ai partecipanti della manifestazione laica.
In particolare a parlava di voler usare contro i dimostranti il gas Sarin, lo stesso che uccise 12 persone nell’attentato del 1995 nella metropolitana di Tokyo.
La polizia ha preso sul serio la minaccia, soprattutto dopo i fatti di Utoya in Norvegia. Tanto più che il giovane aveva accesso a sostanze potenzialmente pericolose nei laboratori dell’Istituto di Chimica Organica da lui frequentato. Perez Bautista, che è accusato di reati connessi al terrorismo, comparirà domani in tribunale.
Protesta per le strade. Nella Spagna della crisi economica che morde e del tramonto di Zapatero, in attesa dell’arrivo di Benedetto XVI, a Madrid è sfilata la protesta. A scendere in piazza oltre un centinaio di organizzazioni, 5mila persone, coalizzate in un moto di protesta per i motivi più disparati. Si va dalle critiche contro l’atteggiamento della chiesa nei confronti del mondo omosessuale, a quelli che chiedono una netta separazione tra Stato e Chiesa. Tutti, nessuno escluso, hanno da ridire sui costi di una manifestazione, che definiscono simile a un festival rock, in un momento di gravissima crisi dell’economia mondiale.
La marcia laica che ha come slogan “Zero delle mie tasse al Papa” è passata anche per Puerta del Sol, diventata luogo simbolo degli indignati spagnoli. Gruppi di giovani indignados e di pellegrini si sono lanciati battute ironiche e commenti aggressivi. “Andate a messa”, o “Papa nazista”, alcune delle grida giunte dai manifestanti, “Viva il Papa” hanno intonato in risposta alcuni pellegrini. “Il tuo zainetto lo pago io, mettici i preservativi” ha gridato una indignada a un giovane pellegrino. I papa-boys hanno tutti in spalla lo zainetto arancione consegnato loro dall’organizzazione Gmg con il ‘kit del pellegrino’.
Nel loro manifesto i promotori dell’iniziativa affermano che le istituzioni che rappresentano tutti non dovrebbero partecipare a “eventi che coinvolgono solo una parte” dei cittadini. E giudicano “scandaloso” che il governo “contribuisca con 25 milioni di euro alla visita del Papa e alla celebrazione di un atto confessionale, concedendo esenzioni fiscali alle grandi imprese che si sono impegnate con altri 25 milioni”.
“La Chiesa ostenta”. Nel mirino dei manifestanti è quindi finito, soprattutto, il costo di oltre 50 milioni di euro della kermesse, escluse le spese riguardanti polizia e sicurezza. A queste critiche, gli organizzatori ribattono che gran parte delle spese saranno finanziate con il biglietto di iscrizione dei giovani di tutto il mondo alla Giornata mondiale della Gioventù e dal ritorno economico che la manifestazione darà agli operatori spagnoli.
“Ciò che critichiamo è lo scandaloso show messo in piedi in un momento di gravissima temperie per l’economia mondiale – spiega Evaristo Villar di Redes Cristianos – l’ostentazione che è causa di gravi danni e della presa di distanza di tanta gente dalla chiesa”.
Dal 16 al 21 agosto, giornate in cui si tiene la manifestazione il centro della capitale spagnola è stato, di fatto, bloccato e un grande palcoscenico costruito nell’emblematica piazza Cibeles, da dove viene diffusa musica pop per tutto il giorno. Il Pontefice celebrerà la messa domenica mattina, dietro un altare lungo 200 metri e al riparo di un gigantesco albero di metallo che fungerà da parasole.
Fonte Repubblica.it