Il Papa all’impiegata che non vuole sposare persone dello stesso sesso “Grazie per il tuo coraggio”

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Di Massimo Mele il 2 Ottobre 2015. Nessun commento

L'impiegata americana Kim Davis che ha raccontato il suo incontro con il Papa

L’impiegata americana Kim Davis che ha raccontato il suo incontro con il Papa

Kim Davis, l’impiegata del Kentucky condannata ad alcuni giorni di carcere per aver negato la licenza matrimoniale a coppie dello stesso sesso “sotto l’autorità di Dio”, ha raccontato emozionata a un’emittente americana il suo incontro con il Papa, in occasione della visita negli USA di Francesco: “Io l’ho abbracciato, lui mi ha abbracciato e mi ha detto ‘Grazie per il tuo coraggio’”.

Bergoglio, durante il volo di ritorno dagli Usa, ha dichiarato “Se a una persona non si permette di fare l’obiezione di coscienza, gli si nega un diritto”, aggiungendo che “in ogni struttura giudiziaria deve entrare l’obiezione di coscienza, perché è un diritto umano. Altrimenti, finiamo nella selezione dei diritti: questo è un diritto di qualità, questo no”. Inoltre, alla domanda “Sosterrebbe anche i funzionari governativi che per obiezione di coscienza non portassero avanti le pratiche per i matrimoni gay?”, Bergoglio ha replicato: “non posso avere in mente tutti i casi specifici, ma posso dire che l’obiezione di coscienza è un diritto. È un diritto umano: un funzionario di governo è una persona umana e ha quel diritto”.

Non può non tornare alla memoria la dichiarazione che lo stesso Francesco fece nel 2013 a bordo di un aereo, di ritorno da un viaggio in Brasile: “Chi sono io per giudicare i gay?”, aggiungendo: “Il catechismo della Chiesa cattolica dice che queste persone non devono essere discriminate ma accolte”.

Viene spontaneo chiedersi come si possa conciliare l’obiezione di coscienza (quella che ha motivato l’impiegata americana a non sposare coppie di persone dello stesso sesso) all’interno di strutture pubbliche, con il principio di accoglienza. Forse Bergoglio ce lo spiegherà nel prossimo volo.

E oggi il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ha reso noto che “Quello fra la signora Kim Davis e il Papa presso la Nunziatura di Washington è stato solo un breve incontro” e Francesco non è entrato “nei dettagli della situazione della signora Davis”. Ha inoltre precisato che “l’incontro con lei non deve essere considerato come un appoggio alla sua posizione in tutti i suoi risvolti particolari e complessi”.

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