Tante belle parole quelle delle pop star, da Madonna a Lady Gaga, da George Clooney a Raoul Bova. Ma quanto di vero e sentito c’è in queste affermazioni e quanto invece si guadagna?
In questo articolo del Corriere.it la scelta di Madonna di andare a Sanpietroburgo a seguito delle leggi omofobe e “anti propaganda gay” viene contestata del movimento gay russo:
“Boicottate i concerti di Madonna”. Gli omosessuali russi sono infuriati con la pop star, considerata in Occidente una convinta promotrice delle cause gay, perché non ha cancellato il concerto previsto a San Pietroburgo il prossimo 9 agosto nonostante il fatto che le autorità locali abbiano approvato una legge che vieta la «propaganda omosessuale» in presenza di minori, mettendo a rischio de facto qualsiasi evento pubblico come il gay pride. Gli attivisti, che in precedenza aveva invitato i turisti a non visitare la città di epoca zarista proprio a causa del provvedimento, hanno accusato Madonna di ipocrisia. Il leader del movimento russo per l’orgoglio omosessuale Nikolai Alekseev, ha annunciato che verranno tenute due proteste durante l’esibizione della cantante: «Quale sarà la forma della contestazione, per ora non abbiamo ancora deciso: sarà comunque un’azione pubblica».
Madonna ha tentato di correre ai ripari promettendo, sulla sua pagina di Facebook, che andrà a San Pietroburgo per “parlare a favore della comunità gay, per sostenerla e per dare forza e ispirazione a tutti quelli che sono o si sentono oppressi”. Ma gli attivisti non hanno apprezzato: «Quello che può dire non interessa a nessuno – ha detto Alekseev a TMnews -. Doveva rinunciare al concerto che per il Municipio di Pietroburgo significa almeno 2 milioni di dollari di incassi: ovvio che sei lei avesse annullato tutto, il danno ci sarebbe stato eccome. E con esso avrebbe anche dimostrato che c’èqualcosa da perderci. Ma non è andata così».
L’omosessualità non è un reato in Russia ma l’omofobia è largamente diffusa. Ne sa qualcosa l’ex sindaco di Mosca, Jurij Luzhkov, che aveva definito “pernicioso” il movimento omossessuale, nonchè “espressione di Satana” il gay pride che si terrà a Mosca il prossimo 27 maggio “con o senza il permesso del sindaco” precisano gli attivisti.
Non è la prima volta che personaggi di spicco del mondo dello spettacolo vengono accusati di esibirsi per soldi in Paesi che violano i diritti umani o la libertà di espressione. E’ successo lo scorso ottobre a Eros Ramazzotti che in Uzbekistan ha tenuto un concerto organizzato dalla figlia del dittatore, Gulnara Karimova. Nel 2009 Sting partecipò alla stessa identica manifestazione per la modica cifra di quasi due milioni di sterline e fu messo letteralmente all’indice dalla stampa. Lui che si era sempre proclamato difensore dei diritti umani. Prima di lui avevano ceduto al denaro Rod Steward e Julio Iglesias. Il 5 ottobre scorso Kevin Costner, Eva Mendes, Hilary Swank e altri hanno animato la festa a sorpresa per il presidente ceceno Ramzan Kadyrov. Swank poi si è scusata con i suoi fan: «Non mi ero resa conto di chi fosse».