Il Comune ci riprova con il registro delle unioni civili

Home » News » Il Comune ci riprova con il registro delle unioni civili

Di Massimo Mele il 20 Maggio 2011. Nessun commento

La notizia circolava già da tempo. Il registro, nella formulazione concordata in anni di lavoro all’interno del comitato cittadino per il registro delle unioni civili che ha lavorato per anni in città, è stato presentato da tempo in consiglio. Rallentato da alcuni dissidi fra i consiglieri rispetto alla paternità del registro stesso, è finalmente arrivato alla discussione con la firma del consigliere che ne ha seguito tutta la formulazione, Giampaolo Mameli. Comunque sia, esprimiamo la nostra soddisfazione per questo nuovo inizio che ci fa ben sperare su una sua celere approvazione.

SASSARI. Il registro delle unioni civili, dopo una valanga di polemiche, scontri verbali aspri e dissidi anche in maggioranza, si era arenato mestamente il 30 ottobre del 2008. Una seduta del Consiglio Comunale aveva stabilito che Sassari non avrebbe avuto bisogno di estendere i diritti civili alle coppie di fatto, tra le quali i gay e le lesbiche. La condanna era arrivata dai numeri della votazione: 14 consiglieri favorevoli e 17 contrari. La minoranza, richiamandosi ai valori cattolici della famiglia tradizionale, si era pronunciata con un no compatto.
Nella coalizione di centrosinistra il pollice verso era arrivato dagli esponenti della ex Margherita Sassu e Bisail, da Chessa e Planetta del Psd’Az e dall’attuale assessore alla Viabilità Michele Azara, all’epoca Autonomia Socialista e oggi Italia dei Valori. Adesso l’amministrazione Ganau, così come annunciato nelle linee programmatiche, ripropone l’istituzione del registro. La proposta ha come firmatari l’esponente del Pd Giampaolo Mameli e Raffaele Tetti di Sinistra Unita e questa mattina il regolamento comunale sulle unioni civili verrà illustrato in commissione Affari istituzionali. Il documento finora è stato sottoscritto da tutta la maggioranza, ad eccezione di due esponenti: si tratta di Roberto Ara del Partito Democratico e di Giancarlo Rotella dei Cristiano Popolari. Quest’ultimo si preannuncia come uno dei più fieri oppositori al registro, al pari dei predecessori Chessa, Sassu e Profili. In verità le recenti elezioni hanno fatto piazza pulita del vecchio fronte del no, e l’unico supersite sarebbe Michele Azara. Ma il suo ruolo in giunta lo toglierà dall’imbarazzo di esprimere un voto in aula. Se fosse rimasto coerente ai suoi principi, forse sarebbe l’unico esponente dell’Idv in tutta Italia contrario alle unioni civili. Questa volta invece il Psd’Az è favorevole: la pratica perciò dovrebbe avere i numeri per filare liscia. (lu.so.)

Fonte La Nuova Sardegna

Pubblica un commento