Articolo tratto da www.sieropositivo.it
Mercoledì 22 febbraio presso il Centro Servizi per il Volontariato di Torino si è tenuto il convegno “HIV/AIDS NOVITA’ SULLE TERAPIE”, organizzato dall’Associazione Arcobaleno Aids di Torino, con oggetto le novità sui farmaci e loro interazioni e le indicazioni sulle interruzioni terapeutiche della HAART, come emerse dal CROI di Denver nel febbraio 2006. I relatori erano Andrea Calcagno, ricercatore c/o Amedeo di Savoia di Torino e Giancarlo Orofino, Medico Div.C Ambulatorio malattie infettive della stessa struttura. Il convegno di Denver era indipendente, non sponsorizzato dalle case farmaceutiche, pertanto è stato ritenuto particolarmente affidabile e disinteressato. Alle attuali 3 categorie di farmaci : 1)NRTIs Inibitori della transcrittasi inversa nuclosidici 2)NNRTI Inibitori della transcrittasi inversa nucleotidici 3)PIS Inibitori della proteasi si aggiungono le nuove categorie : 4)Inibitori della Maturazione 5)Inibitori dell’Integrasi 6)Inibitori della Fusione 7)Inibitori dei Corecettori. Delle categorie note (1,2 e 3) si hanno nuovi farmaci , alcuni in fase di sperimentazione più o meno avanzata , altri già disponibili in commercio: 1) Gilead : fase pre-clinica , sperimentazione in vitro , molecola DOT ( 1-beta-D-dioxalano-timina ); 2) attualmente noti Sustiva e Viramune ; in fase III il TMC-125 ( Etravirine ): funziona nel caso di mutazioni del virus che lo rendono resistente ai 2 farmaci oggi disponibili , ha buona tollerabilità , può essere abbinato a Kaletra e Invirase ma non ad Aptivus (Tipranavir); 3) a-Aptivus (Tipranavir) in commercio dal Dic.05 ; funziona molto bene in abbinamento alle iniezioni di Fuzeon b-TMC 114 (Darunavir) ; in fase III espansa . Entro i prossimo 3-6 mesi sarà disponibile in commercio; non ha avuto nessun effetto collaterale anche se però su un numero molto ristretto di pazienti ai quali è stato somministrato (5). Delle nuove categorie (4,5,6,7 ) sono in fase sperimentale: 4) PA457, in fase I, somministrato per via orale; effetti benefici: lunga permanenza nel sangue (dura circa 3 gg) che ne diluisce la somministrazione, non sembra avere effetti collaterali, fa sviluppare resistenze all’RNA del virus in siti diversi dagli altri farmaci; ciò significa poter lavorare con un farmaco che normalmente NON influenza e non viene influenzato dalle resistenze attuali del nostro ospite; 5) a – MK-0518: fase II a breve III ; 2 somministrazioni al giorno; è molto potente per efficacia, riduce la viremia entro 16 settimane al di sotto delle 50 copie e potenzialmente non interagisce con gli altri farmaci, ha mostrato lievi effetti collaterali ( gastrointestinali, cefalee, astenia ) anche se i laboratori inglesi di Liverpool hanno segnalato una Lipoatrofia abbastanza importante; b – GS-9137 : fase I/II , 1 somministrazione giornaliera ; da abbinare al Ritonavir ; anch’esso molto efficace per l’abbattimento della Carica Virale ( – 2 log ) ovvero la CV passa da 20000 copie a 1000 in brevissimo tempo, ha purtroppo interazioni con altri farmaci; 6) Trimeris (Fusion) per ora sperimentato solo su scimmie ; effetto positivo per la sua permanenza nel sangue che ne ridurrebbe la somministrazione; 7) a- CCR5 (Aplaviroc e Maraviroc) entrambi SOSPESI per alta tossicità epatica ( 1 caso di trapianto fegato ) Vicriviroc – Sospeso per inferiorità rispetto al Sustiva. b- CXCR4 ( KRH-3955 e KRH-3140 ) : sono in fase pre-clinica , adottabili in fasi tardive dell’infezione e si prendono per bocca. E’ poi stato affrontato l’argomento dell’Interruzione Terapeutica : perchè farla , vantaggi e svantaggi , è sicura? si corrono rischi? Molti pazienti chiedono al proprio medico per vari motivi (scarsa tollerabilità , effetti collaterali , non accettazione delle trasformazioni fisiche del proprio corpo) di interromepere la terapia ; alle normali resistenze mediche si può comunque discutere con gli argomenti sottoriportati anche se però se ne evince che “Continuare la Terapia HAART è sempre la cosa migliore” Considerando i 4 parametri fondamentali : – stato della CDC ( il più alto punto della Carica Virale raggiunto ) – il Nadir dei CD4 ( il valore più basso raggiunto storicamente ) – eventuale presenza di Epatite B – la situazione delle resistenze sviluppate dal proprio virus si può decidere con il proprio medico una eventuale sospensione. Dei 4 studi statistici analizzati al CROI il più importante per diffusione ( analisi su tutti i continenti ) e per numero di pazienti coinvolti ( quasi 6000 ) è lo SMART; purtroppo tale studio ha bocciato l’Interruzione Terapeutica perchè ha dimostrato che, malgrado i benefici in favore della lipodistrofia, dell’umore, della Qualità della vita, l’incidenza della conversione in AIDS conclamato e della mortalità aumenta di 3 volte tra chi Sospende e chi continua la HAART. I medici presenti al CROI hanno contestato i risultati negativi dello SMART in quanto prende in considerazione l’inerruzione per pazienti con CV <50, CD4+ > 350 e ne faceva riprendere la terapia con CD4 < 250, ovvero attendendo un deterioramento eccessivo dei valori immunitari di una persona. A loro avviso , se un paziente ha un buon stato di salute, la CV è <50, i CD4 sono >350 e più ed il nadir non è mai stato inferiore a tale livello, non è presente uno stato di resistenze elevato che verrebbe accentuato dall’interruzione, e non è presente l’epatite B che viene contemporaneamente trattata con farmaci HAART che NON potrebbero quindi essere sospesi per questa patologia, allora si può effettivamente valutare una Sospensione del trattamento. Ma come premesso, se non si hanno fenomeni di intollerabilità particolare, continuare la terapia è SEMPRE la miglior soluzione.