La Corte di Karlsruhe, che nel 2009 aveva riconosciuto il diritto all’adozione dei figli del partner gay, ha stabilito ieri il “diritto dei gay all’adozione successiva“: il diritto di adottare il figlio non biologico del partner
A colpi di sentenze la Corte Costituzionale tedesca sta di fatto equiparando la coppia convivente gay e lesbica a quella coniugata. E’ di ieri la notizia del riconoscimento del diritto all’adozione dei figli non naturali del partner, ovvero di figli precedentemente adottati da uno dei componenti l’unione civile. Dopo l’equiparazione fiscale dello scorso anno, l’ulteriore passo avanti registrato ieri, porta la legge sulle “Eingetragene Lebenspartnerschaft” ad un passo dalla piena equiparazione all’istituto del matrimonio che, in Germania, è riservato per Costituzione solo alle coppie etrosessuali.
Per questo motivo nel 2001 il governo di Gerhard Schröder decise per un istituto parallelo riservato unicamente alle coppie dello stesso sesso. Da allora, a colpi di sentenze, la legge è stata modificata e migliorata tanto da essere quasi parificata all’istituto del matrimonio. L’unica differenza degna di nota è la possibilità di adozione in coppia, che presto verrà riconosciuta dalla politica o da un’altra sentenza della corte di Karlsruhe.
Intanto la città-Stato di Amburgo ha annunciato di voler presentare al Bundesrat, la camera dei Laender, un’iniziativa legislativa per l’equiparazione del matrimonio omosessuale a quello eterosessuale.
“Le coppie gay e lesbiche devono avere gli stessi diritti delle coppie sposate eterosessuali” Secondo la ministra della Giustizia di Amburgo, Jana Schiedek, non è possibile che il legislatore debba sempre inseguire le decisioni della Corte costituzionale, che con le sue sentenze ha più volte rafforzato i diritti delle coppie omosessuali.
Possiamo quindi cominciare ad essere fiduciosi dato che Bersani ha annunciato che la proposta di legge che il PD presenterà in Parlamento sarà la stessa attualmente vigente in Germania