mercoledì 06 ottobre 2010 , di APCOM
“Mi sorgono tre domande: è peggio dire un’insulsa barzelletta condita da un’imprecazione, o presentare una legge contro la famiglia e pro nozze gay?”
Roma – Aveva detto che la bestemmia pronunciata dal premier Berlusconi in una barzelletta su Rosy Bindi era da “contestualizzare”. Oggi, dopo la replica della stessa presidente del Pd, mons. Rino Fisichella controreplica e definisce “maldestre” le critiche della Bindi.
“Perché la bestemmia sia peccato, è necessario vi sia anche il deliberato consenso di voler offendere Dio e la piena avvertenza di quanto si sta facendo”, scrive il neopresidente del Pontificio consiglio per la rievangelizzazione dell’Occidente nella sua rubrica sul settimanale ‘Oggi’. “Così – prosegue – mentre il contenuto è sempre grave, non sempre la persona che bestemmia pecca. Ciò non significa indulgere, ma comprendere appunto il contesto in cui si bestemmia. Eludere questa condizione equivale a essere giudici spietati, privi di ogni vera comprensione e misericordia, sempre necessari davanti al peccatore”.
“Rosy Bindi – prosegue Fisichella – senza conoscere il mio giudizio sulla barzelletta di Berlusconi e come agisco in queste situazioni, mi ha criticato in modo maldestro, giudicandomi un relativista che deroga al secondo comandamento per difendere i potenti! Non le rispondo per serietà. Certo, avendo buona memoria, mi sorgono tre domande: è peggio dire un’insulsa barzelletta condita da un’imprecazione, o presentare una legge contro la famiglia e pro nozze gay? Salvare la vita di Eluana o preferire l’eutanasia? Migliorare la legge sull’aborto o favorire la Ru486?
Un commento di Maxss
Pur di difendere Berlusconi e i soldi che lui e il Governo danno alla Chiesa, Fisichella si aggrappa agli specchi con le sue unghie laccate e attacca i gay, ridicolizza le donne e, ovviamente, assolve Berlusconi. Ci dice infatti che la bestemmia è grave solo se si vuole offendere Dio. Condannarla sempre significherebbe diventare “giudici spietati, privi di ogni vera comprensione e misericordia, sempre necessari davanti al peccatore”. In poche parole quella che la Chiesa è nei confronti di gay, lesbiche e trans che sono comunque peccatori, anzi, secondo quello con le scarpe rosse di Prada sono addirittura “l’eclissi di Dio”. Dalle parole di Fisichella capiamo comunque che la bestemmia non esiste, infatti: chi è che bestemmia pensando a Dio? Nessuno, ovvio. Ma nulla dice, il prelato, maschio ovviamente, sul fatto che la bestemmi è stata usata per offendere una donna che è anche vice presidente della Camera. Direi che siamo alla beffa. Il Vaticano si dimostra sempre più fondamentalista su tutte le tematiche etiche ma continua a genuflettersi davanti al Berlusconi pluridivorziato, che organizza festini a base di prostitute e cocaina, che corrompe giudici e guardia di finanza e che bestemmia allegramente. Direte voi: la Chiesa che urla contro gli omosessualiu non è la stessa che copre violenze e stupri di preti sui bamnini? E’ vero anche questo. Ecco perchè la Chiesa è sempre più un partito politico, o una multinazionale del riciclaggio (IOR insegna!!), e sempre meno un’autorità morale …. E allora Porco Dio a tutti! E per non discriminare nessuno: Porca Madonna a tutte!