Parte dal web la mobilitazione contro il disastro ecologico provocato da E-On nei mari e sulle coste di tutta la Sardegna settentrionale. Un danno enorme per una terra che vive di turismo e che vanta una natura ancora incontaminata e spiagge e mari tra i più belli del mondo. Una catastrofe che si poteva evitare come anche più celeri e tempestive potevano essere le operazioni di pulizia, lasciate in mano alla stessa azienda che ha provocato il disastro. La quale, invece di chiamare aziende specializzate nella bonifica, ha assunto centinaia di persone a caso per effettuare una pulizia superficiale dell’olio arrivato sulle spiagge, inserito in sacchi neri della mondezza e lasciato in riva cosicchè, in molti casi, la marea ha riportato in acqua le buste chiuse. Chi doveva vigilare? Perchè è stato affidato ad E-On il compito di ripulire anzichè utilizzare aziende specializzate e obbligando E-On al pagamento della bonifica e dei danni? Chi ha guadagnato da questo schifo?
E-Off ci chiede di spegnere le luci per 10 minuti domani alle 20:00 e domenica alle 10:30 (orario in cui però non ci sono molte luci accese). Noi invitiamo tutti e tutte a spegnere tutte le luci e a far calare il buio su una terra violentata dal profitto di aziende straniere e dall’incapacità dei suoi amministratori.
Di seguito il testo della pagina su Facebook:
11.02.11 ad un mese dal disastro ambientale… partiamo da Facebook e arriviamo fino alla centrale di E.On per una mobilitazione civile
Venerdì 18 febbraio alle ore 20.00 spegni la luce per 10 minuti: un piccolo gesto che simboleggia l’ombra calata sulla nostra splendida terra, e che vuole essere un modo per accendere l’attenzione di tutti sull’accaduto.
Con questo gesto chiediamo:
…- ad E.on di far partire appena possibile le operazioni di bonifica (per ora e’ stata fatta solo una prima pulizia di spiagge e rocce)
– ad E.on di pubblicare il budget per la manutenzione degli impianti sardi dei prossimi 5 anni
– ad E.on di pubblicare sul loro sito web un report specifico sull’accaduto
– ai media locali e nazionali di dar voce alla popolazione sarda e non far calare l’attenzione su quanto accaduto. Ora dovete aiutarci a far tornare il turismo.
– alle Amministrazioni locali di considerare l’ambiente come una risorsa da tutelare e difendere per sviluppare il Nord Sardegna anche dal punto di vista turistico
– alla Regione di non ricordarsi del Nord Sardegna solo durante le elezioni
– al Governo di dichiarare lo stato di emergenza ambientale e ammettere che anche il ministro Prestigiacomo ha sottovalutato l’evento
– al Governo di effettuare un piano energetico nazionale considerando il nostro territorio per la sperimentazione delle energie rinnovabili.
L’azione di sensibilizzazione su Facebook precederà il sit-in organizzato dal comitato “Tuteliamo il golfo dell’Asinara” per domenica 20 febbraio alle ore 10.30 davanti agli stabilimenti E-ON.
Da venerdì 11 [ad un mese dallo sversamento dell’olio combustibile] fino a domenica 20 febbraio tutti i partecipanti sono invitati a mettere questa immagine [e-off] nel proprio profilo FB.
Partecipa anche tu alla campagna di sensibilizzazione per la tutela ambientale del Golfo dell’Asinara. Anche se saremo “invisibili” E.on dovrà SEMPRE “sentire” i nostri occhi puntati addosso, perché uno scempio simile non dovrà mai ripetersi!
Per ulteriori info:
Gruppo Disastro ambientale a Porto Torres e Platamona: vogliamo risposte!
http://www.facebook.com/home.php?sk=group_122643237806529¬if_t=group_activity
Gruppo Tuteliamo il golfo dell’Asinara
http://www.facebook.com/home.php?sk=group_169832339728397&ap=1
Pagina Disastro ambientale in Sardegna
http://www.facebook.com/pages/Disastro-ambientale-in-Sardegna/191945110816600
Gruppo d’intervento disastro ambientale Porto Torres (SS)
http://www.facebook.com/home.php?sk=group_168421786535570&ap=1
N.B. Immagine e-off presa dall’iniziativa di Aznamusnart Ideealpascolo del 2007.