CATANIA. Dalla procreazione medicalmente assistita, alle tematiche giuridiche e scientifiche che emergono dopo le modifiche imposte dalla Corte costituzionale alla legge 40 sulla fecondazione assistita e alla luce dei nuovi ricorsi presentati contro il divieto di procreazione eterologa. Ma anche il destino degli oltre 3.000 embrioni ‘abbandonati’ e le coppie omosessuali. Questi i principali temi in discussione durante la settimana di incontri e dibattiti a livello nazionale, promossa dall’associazione Hera di Catania. Gli appuntamenti si articoleranno dal 24 al 29 gennaio, lungo un programma che toccherà i vari aspetti della genitorialità.A Catania si confronteranno studiosi ed esperti dei diversi settori come i ginecologi Carlo Flamigni ed Ettore Cittadini, il giurista Pietro Rescigno, il giudice Marisa Acagnino, gli assessori alla Sanità della Regione Sicilia, Massimo Russo e della Regione Puglia, Tommaso Fiore. “Per affrontare i temi posti oggi dall’essere genitori e più in generale dai profondi cambiamenti che si sono avuti nel concetto stesso di famiglia – ha detto il presidente di Hera Francesco Gerardi – e soprattutto per valutare le diverse opzioni che si hanno di fronte, è opportuno affrontare in modo globale e non parcellizzato i diversi percorsi esistenti. Per questo l’associazione Hera, da sempre impegnata a tutelare tutti i percorsi di genitorialità, ha voluto organizzare questa settimana che deve essere un’occasione per approfondire a tutto campo la questione della genitorialità”. Fra i temi più scottanti che verranno affrontati durante la settimana nazionale, quello degli embrioni congelati. “Il destino di questi embrioni è un’ulteriore possibilità di genitorialità – ha detto il direttore dell’Unità di Medicina della riproduzione di Hera, Antonino Guglielmino – e a oggi sono oltre 3.000 quelli congelati nei centri di Pma in Italia, prima dell’entrata in vigore della legge 40, e dichiarati in stato di abbandono.
Non esiste in Italia nessuna regolamentazione per l’utilizzo di questi embrioni abbandonati. Sarebbe utile e giusto poterli donare a coppie sterili che non possono avere figli, e trasformare così un inutile deposito in una possibilità genitoriale”. A questo tema saranno dedicati due giorni di seminario il 26 e il 27 gennaio, affrontando il problema sotto tutti gli aspetti: giuridici, scientifici, sanitari, sociologici, psicologici e bioetici. Lo studio che ne uscirà vorrà essere una base solida per un progetto di legge ragionato sull’argomento. Discussione anche attorno alla legge 40: sono in particolare due le questioni rilevanti che l’avvocato Maria Paola Costantini porrà all’attenzione durante la mattinata del 28 gennaio: “togliere lo stigma alle famiglie che accedono alla fecondazione assistita, riconoscendo loro la dignità di una scelta importante e responsabile, ed eliminare le discriminazioni sociali ed economiche esistenti tra chi ha i soldi per recarsi all’estero per poter effettuare procedure ancora vietate in Italia, come la donazione di gamete ossia la cosiddetta fecondazione eterologa, e chi non li ha”. Al centro del dibattito anche le coppie omosessuali, la tutela della fertilità e della maternità.
Ciao, io mi sono dovuta rivolgere all’estero presso il Mediterranean Fertility Center in Grecia. Lo staff è altamente specializzato e disponibile e mi ha ridato la speranza che purtroppo l’Italia mi aveva tolto.
Per chi ha problemi di fertilità che non può risolvere qua vi consiglio di visitare il loro sito web, http://www.fertilitycenter-crete.gr/.
Spero di essere stata utile…